Sabato 27 Luglio 2024

Meloni e von der Leyen a Lampedusa, la protesta: “Basta passerelle, la situazione è così da 20 anni”

Un centinaio di manifestanti ha bloccato il corteo delle auto blu. “Non vogliamo tendopoli", hanno urlato mentre. Il capo degli isolani alla premier: “Vogliamo parlare democraticamente”

Lampedusa, 17 settembre 2023 – “Basta passerelle a Lampedusa: è vent’anni che c'è questa situazione”. Lo hanno urlato gli abitanti dell’isola davanti alle auto che hanno portato in visita istituzionale sull’isola la premier Giorgia Meloni e la leader europea Ursula von der Leyen, arrivate insieme questa mattina a Lampedusa. “Non vogliamo nessuna tendopoli”, hanno ribadito gli isolani, in rivolta da ore. Sonno un centinaio e sono esasperati.

Questa mattina i manifestanti – un centinaio di lampedusani, tutti stremati dagli sbarchi record delle ultime settimane, ma non solo – hanno sbarrato al strada alle istituzioni per dire basta. Stop alle parole, ci vogliono i fatti. “Il Governo ce la sta mettendo tutta, le istituzioni europee sono con voi”, ha risposto Giorgia Meloni scendendo dall’auto per parlare con i manifestanti. Ecco cosa è successo questa mattina a Lampedusa.

Lampedusani bloccano il convoglio di Meloni e Von der Leyen (Ansa)
Lampedusani bloccano il convoglio di Meloni e Von der Leyen (Ansa)

Il fronte della protesta

Attimi di tensione tra la folla. La protesta è esplosa già da ieri, quando sull’isola è arrivata l’ipotesi di allestire una tendopoli per i migranti. La rabbia è esplosa quando fra gli isolani si è diffusa la notizia che nell'ex base militare Loran verrà creata una tendopoli. Il progetto, secondo quanto affermato dal vicesindaco Attilio Lucia, è stato comunicato dal governo centrale all'amministrazione comunale.

Approfondisci:

Protesta contro la tendopoli, il questore al telefono con i lampedusani: “Cchiù pilu pe’ tutti”

Protesta contro la tendopoli, il questore al telefono con i lampedusani: “Cchiù pilu pe’ tutti”

Sono ormai 2mila le persone che affollano l’hotspot di Lampedusa: il sistema di accoglienza di Lampedusa è al collasso, mentre in tutta la penisola molti sindaci stanno alzando gli scudi contro l’arrivo di una quota parte dei tanti (troppi) disperati che ogni giorno tentano una via di fuga a guerre e miseria a bordo dei barchini della speranza.

E così, quando in mattinata hanno visto passare Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea von der Leyen, gli isolano hanno sbarrando le strada al corteo delle auto blu. E hanno chiesto di parlare con la presidente del Consiglio.

Sferrazzo: “Siamo stanchi”

“Ci dovete promettere che la Meloni ci riceva per un breve incontro. Siamo stanchi che quest'isola sia una passerella per tutti”. Lo ha urlato al megafono il capo della protesta Giacomo Sferlazzo. “Vogliamo parlare democraticamente – ha ripetuto – prendetevi l'impegno di darci l'opportunità di parlare”. Un appello seguito da uno scrosciante applauso.

E, per tutta risposta, Giorgia Meloni è scesa dall’auto insieme al capo del Viminale, dirigendosi verso la folla. Ha assicurato ai cittadini: “Il Governo ce la sta mettendo tutta. Come al solito ci metto la faccia". E ha aggiunto: "Le istituzioni europee sono con voi". Meloni ha sottolineato la 'presenza' dell'Europa per l’emergenza migranti, dimostrata dalla visita di von der Leyen. 

Lucia: “Lampedusa si sveglia e dice stop”

“Gli isolani vigileranno notte e giorno per impedire che si realizzi la tendopoli”, hanno detto i manifestanti alla premier. E il vicesindaco Attilio Lucia: “Lampedusa si sveglia e dice stop a questa situazione. Non possiamo accogliere tutta questa gente. Il governo deve mettere due navi in rada. Il sindaco è da 9 mesi che lo chiede e ripete, Lampedusa deve essere bypassata. Questo è un governo fallimentare".

Tensione alle stelle

Decine di cittadini si sono accalcati vicino alla premier. L’energia era forte, troppa la tensione accumulata in queste settimane di continui arrivi di migranti al molto Favarolo. Alcuni isolani hanno anche afferrato per le spalle dei giornalisti e degli operatori: alzandoli di peso e li hanno, con violenza, allontanati. “Sono qui per parlare con noi, sono qui per noi. E non per voi”, hanno urlato i manifestanti alla stampa. La polizia con fatica è riuscita a contenere la folla.

Un pescatore: “È 20 anni che c'è questa situazione”

La presidente Meloni, ha raccolto anche l'appello di un pescatore locale, che lamentava le difficoltà a lavorare in un mare affollato di barconi. Difficile pescare quando l’unica cosa da fare è salvare chi ha bisogno di aiuto. Ci si sente impotenti davanti a tanto dolore. In più, i barchini rimasti incagliati impediscono ai pescherecci di uscire al largo.

È 20 anni che c'è questa situazione”, ha spiegato l'uomo, dopo aver richiamato l'attenzione della premier che si trovava sul molo di Favaloro assieme a Ursula von der Leyen e al resto della delegazione. Al termine del breve colloquio, Meloni si è rivolta al pescatore giungendo le mani davanti al petto. “Ci ha detto che ci farà lavorare”, ha spiegato il pescatore al resto dei manifestanti.

Lucia: “I barchini? Bomba ecologica”

"Ho avuto modo di mostrare alla premier la situazione delle decine di barchini abbandonati nel porto di Lampedusa. È una vera e propria bomba ecologica”, spiega il vicesindaco di Lampedusa, Attilio Lucia, che questa mattina ha parlato a lungo con la premier al molo Favarolo, alla presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“Mi ha garantito che nell'arco di 4-5 giorni verranno tolte quelle barche perché i pescatori non riescono a uscire: si parla di 10-15mila euro di danni ogni volta che escono e si tratta di migliaia di barchini. L'isola non può più assistere a questo enorme flusso di immigrati", ha aggiunto.