Mercoledì 13 Novembre 2024

Meloni a Lampedusa: “Rivoluzione copernicana sui migranti. Estenderemo al massimo le regole per i rimpatri”. Von der Leyen: “Pugno duro contro i trafficanti”

La premier italiana insieme alla presidente della Commissione europea per verificare le condizioni legate all’emergenza sbarchi. Attimi di tensione quando alcuni lampedusani hanno fermato le auto del corteo con la presidente del consiglio

Lampedusa, 17 settembre 2023 – "Credo che quello che il governo italiano è riuscito a fare in Europa in tema di contrasto ai flussi migratori sia una rivoluzione copernicana. Fino a quando c'era la sinistra al governo, si parlava solo di come redistribuire i migranti illegali in giro per l'Europa, adesso l'Europa parla di come fermare le partenze illegali. E questo è un buon punto di partenza al quale dovranno corrispondere fatti concreti”. Ne è convinta la premier Meloni dopo essersi recata a Lampedusa insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e alla commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson.

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Le parole di Meloni

"Continuo a dire che di fronte ai flussi non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L'unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati”, è stato l’assunto della presidente del Consiglio.

Meloni, von der Leyen e Johansson a Lampedusa
Meloni, von der Leyen e Johansson a Lampedusa

“Qui è in gioco il futuro dell'Europa, e dipende dalla capacità dell'Europa di affrontare grandi sfide. L'immigrazione illegale è una di queste sfide epocali. Ho trovato in Von der Leyen un approccio collaborativo e questo è molto importante", ha detto la Meloni. "A questo punto è necessario anche un coinvolgimento delle Nazioni Unite", ha detto la premier che ha aggiunto un ringraziamento ai lampedusani “persone belle e responsabili”.

"Nel Consiglio dei ministri di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia. E daremo mandato al Ministero della difesa di attivarsi immediatamente per realizzare le strutture necessarie”. “Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti che arrivano dovessero essere diversi tra gli uomini soli in età lavoro e mamme e under 14. È anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo domani in Consiglio dei ministri, l'ipotesi dell'estensione del trattenimento per rimpatrio riguarda i meno fragili, il tema di donne e minori di 14 anni va trattato a parte”.  "L'Unione europea valuti un sostegno al bilancio tunisino, indipendentemente da quello proveniente dal Fondo monetario internazionale".

Von der Leyen

"Per me è molto importante essere qui oggi” insieme alle autorità italiane. “Quella dell'immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea”, ha detto la presidente della Commissione europea al termine della visita a Lampedusa. “Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti”, ha poi aggiunto von der Leyen.  "Dobbiamo aumentare i nostri sforzi nella lotta ai trafficanti e unire le nostre forze per usare il pugno duro. Abbiamo bisogno di un approccio congiunto. E' poi molto importante respingere le richieste di asilo infondate, chi non ha diritto a ricevere asilo deve tornare nel proprio paese". Poi in italiano ha detto: “L’Italia può contare sulla Ue” rimarcando la presentazione di un piano in 10 punti per affrontare la questione immigrazione a livello europeo.

La presidente della commissione Ue e la commissaria sono arrivate poco prima delle 10 a bordo dell'aereo di Stato italiano, assieme a Meloni.

L’auto bloccata dai lampedusani

"Come al solito ci metto la faccia sulle cose". Lo ha detto la premier Girgia Meloni, parlando con alcuni cittadini di Lampedusa, che hanno bloccato il corteo delle macchine con a bordo Meloni e la presidente della commissione europea von der Leyen, dirette all'Hotspot, e hanno chiesto di poter parlare con la presidente del Consiglio che, quindi, è scesa e ha assicurato ai cittadini che il governo ce "la sta mettendo tutta".

Attimi di tensione

"Ci dovete promettere che la Meloni ci riceve per un breve incontro. Siamo stanchi che quest'isola sia una passerella per tutti”. Lo ha urlato, al megafono, Giacomo Sferlazzo in testa al corteo che ha bloccato il convoglio di auto del premier Giorgia Meloni. “Vogliamo parlare democraticamente - ha ripetuto - prendetevi l'impegno di darci l'opportunità di parlare”. Un appello seguito da uno scrosciante applauso. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, assieme al capo del Viminale, sono scesi, dalle auto e si sono avvicinati alla folla. Decine di cittadini, accalcandosi, si sono avvicinati alle autorità per cercare di capire e registrare cosa stavano per dire. Un paio di isolani hanno anche afferrato per le spalle dei giornalisti e degli operatori e alzandoli di peso e li hanno, con violenza, allontanati. “Sono qui per parlare con noi, sono qui per noi. E non per voi”, hanno urlato. La polizia con fatica è riuscita a contenere la folla.

Dopo aver visitato l’hotspot Meloni e von der Leyen si sono recate al molo Favarolo.

Le magliette della Cri

La Croce Rossa Italiana ha consegnato stamattina in segno di benvenuto la maglietta della Cri alle istituzioni, tra cui la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presenti all'hotspot di Lampedusa attraverso la vicepresidente nazionale della Croce rossa italiana, Debora Diodati. "Come ogni giorno con le persone migranti che accogliamo, vogliamo condividere oggi con le istituzioni il nostro principio di umanita'. E' una speranza di vita", dice la Cri.

In 24 ore sbarcati altri 1.150 migranti

Circa duemila gli ospiti nell'hotspot di Lampedusa dove resta accesa la macchina dei trasferimenti. Circa 1.150 i migranti sbarcati in 24 ore, compresi gli ultimi - finora - 144, 69 dei quali sbarcati direttamente a Cala Croce. Nella giornata di ieri sono stati 23 i barchini approdati per un totale di oltre mille persone. I migranti arrivati sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, alle 7, c'erano 1.950 ospiti. Per la mattinata, la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 640 migranti che raggiungeranno Catania con la nave "Veronese".