Domenica 22 Dicembre 2024
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Lamezia Terme (Catanzaro), cani randagi nei reparti dell’ospedale: ecco il video choc

Postato sui social da un consigliere comunale. Che cosa si vede. La polemica

Lamezia Terme (Catanzaro), 6 giugno 2023 – Cani randagi nell’ospedale di Lamezia Terme (Catanzaro). Lo documenta un video postato sui social dal consigliere comunale Mimmo Gianturco. E scoppia la polemica.

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Il video dei cani randagi in ospedale

Nel video si vede un cane di grossa taglia salire le scale della struttura ospedaliera. L’animale, dopo essere giunto al primo piano, si guarda attorno. Poi sopraggiunge un altro randagio. Quindi, assieme, si avviano lungo un corridoio che porta ai reparti. Del tutto indisturbati. Nella sequenza video, infatti, non si vede nessuno. Successivamente, secondo quanto si è potuto apprendere, i due cani sono stati allontanati dal nosocomio.

Un frame del video: cani randagi nell'ospedale di Lamezia Terme
Un frame del video: cani randagi nell'ospedale di Lamezia Terme

Le parole del commissario

"Il video che da qualche ora sta circolando in rete, nel quale si vedono due cani randagi entrare da una scala all’interno di un reparto vuoto dell’ospedale di Lamezia Terme, mi ha lasciato senza parole. Ovviamente i due animali sono stati immediatamente allontanati dal presidio ospedaliero, grazie all’intervento della guardiania e del servizio veterinario aziendale, ed io stesso mi sono recato subito presso la struttura per accertarmi personalmente delle responsabilità di quanto accaduto e verificare le possibili dinamiche di una vicenda inaccettabile e surreale”. Così, in una nota, il commissario straordinario all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, generale Antonio Battistini.

Le parole di Mimmo Gianturco

Mimmo Gianturco, autore del video poi postato su Facebook, spiega al telefono: “Ricordo che i cani randagi per legge dello Stato sono di proprietà del sindaco, che è tenuto ad attivare politiche di prevenzione rispetto a questo fenomeno. Non vorrei passasse l’idea che la colpa è degli animali e che qualcuno pensasse di risolvere il problema al solito modo". Il riferimento è alla pratica dei bocconi avvelenati che, come ha ricordato l’associazione animalista Aidaa, ha fatto 200 vittime a maggio tra Sicilia e Calabria”. 

Prosegue Gianturco: “Il secondo aspetto è gestionale e riguarda la struttura. Come dimostra il filmato, era praticamente vuota, non si vedevano operatori. I cani sono entrati presumibilmente da una porta aperta e sono saliti al primo piano. Sono rimasti dentro meno di un’ora”.

La soluzione

Suggerisce Gianturco: “La soluzione secondo me non può essere il canile. Ora devono partire subito la sterilizzazione e un’opera di prevenzione. Che vuol dire anche controllo sul territorio. E la struttura sanitaria dev’essere vigilata. Oggi sono entrati i cani, domani potrebbe toccare a topi o uccelli”.

Il video con i cani randagi in ospedale