Giovedì 19 Dicembre 2024
SARA FERRERI
Cronaca

Lame e sangue, l’ultima sfida social. "Giovani spinti a farsi del male"

Allarme ad Ancona, le segnalazioni dei genitori alla polizia: i nostri figli nella rete di Jonathan Galindo. Il messaggio del ’curatore’, con la maschera horror di Pippo, su Instagram o Tik Tok: "Vuoi giocare?"

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Dopo Blue Whale, arriva Jonathan Galindo. L’allarme parte da Ancona. Alcuni genitori preoccupati per quello che sembra essere il seguito della terribile challenge della ‘balena blu’ si sono rivolti alle forze dell’ordine per le segnalazioni. E vogliono avvertire chi ancora non conosce il fenomeno che si sta diffondendo tra gli adolescenti, specie nei social e nelle chat tra compagni di scuola di 12-13enni, di prestare la massima attenzione. Jonathan Galindo, attraverso la faccia di Pippo deformato con sembianze umane ma che provocano spavento, è già entrato in contatto con ragazzini del capoluogo dorico ma anche della provincia.

La polizia spagnola è al lavoro per fronteggiare e arginare il fenomeno che si sta diffondendo anche in Italia tra i giovanissimi. Le conseguenze potrebbero essere tragiche. Se si accetta il contatto di Galindo si viene messi davanti a delle sfide, a delle prove che sfociano nell’autolesionismo. Alcuni adolescenti, per lo più ragazzine della provincia, hanno segnalato questo nuovo ‘gioco’ ai genitori, mentre in altri casi sono stati gli adulti ad accorgersi di queste strane proposte e del volto di questo strano cane, dalle chat di classe. Il fenomeno si diffonde attraverso i profili Instagram, Facebook ma anche Tik Tok. "Arriva la richiesta di contatto da Jonathan Galindo – riferisce una mamma anconetana preoccupata – e se accetti ti viene inviato un link che propone di entrare in un gioco di sfide e prove di coraggio fino ad arrivare all’autolesionismo. In realtà c’è chi ha ricevuto anche più richieste da profili simili, differenziati magari da un punto o da un trattino tra le parole Jonathan e Galindo. Mia figlia mi ha raccontato che tra le prove c’è quella di incidere con una lama sulla pelle dell’addome le lettere iniziali del proprio nome ma anche il numero del diavolo 666. Mi sono spaventata e per fortuna non è stato nascosto nulla a noi genitori".

Jonathan Galindo è sbarcato in Italia di recente e nelle Marche da appena pochi giorni. I gestori dei canali social stanno bloccando i profili di Galindo, ma il tam tam è forte e i profili continuano a proliferare. L’amicizia con questa maschera da film horror è anche un vanto per alcuni ragazzini. A oggi ci sono almeno quattro casi segnalati ad Ancona e provincia. Alcuni genitori hanno segnalato il fatto alle forze dell’ordine, ma non ci sarebbero ancora denunce nè casi di autolesionismo. Jonathan Galindo, detto anche Pippo deformato, si rivolge ai giovani tramite un messaggio privato, in cui chiede se "vogliono giocare".

E i giovani sono costretti, per giocare, a svolgere tutte le sfide che Jonathan propina. Il gioco porterà nel tempo i ragazzini, specie quelli più fragili e suggestionabili, a una forte fase depressiva fino ad arrivare al suicidio. Una nuova challenge che mira a sfruttare l’impatto mediatico che acquisì alcuni anni fa la Blue Whale che solo in Russia contò oltre cento vittime.