Suona l’ennesimo de profundis per la Marmolada, il ghiacciaio più grande delle Dolomiti, che il caldo di questi anni ha trasformato in un malato "in coma irreversibile". La severa diagnosi è stata stilata al termine della Campagna dei Ghiacciai, il progetto itinerante di misurazione delle calotte bianche delle Alpi condotto da Legambiente, Cipra e Comitato glaciologico italiano (Cgi). Gli esperti azzardano anche un data entro la quale, con questo ritmo, non sarà più possibile parlare di ‘ghiacciaio’ della Marmolada: il 2040. Sedici anni ancora per ammirare la distesa bianca del massiccio veneto-trentino, al posto del quale sta prendendo forma un deserto di roccia bianca e levigata. Una distesa dalla quale spuntano rifiuti di ogni genere, e, liberati dallo scioglimento del permafrost, i corpi di soldati della Grande guerra.
CronacaL’agonia della Marmolada, sos di Legambiente e scienziati: "Nel 2040 il ghiacciaio sparirà"