Martedì 25 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

L’Agenzia delle Entrate di Milano chiede a X di Elon Musk 12,5 milioni di euro di Iva non pagata allo Stato

L’indagine della Guardia di Finanza e della Procura contesta a Twitter International, oggi “X”, l’imposta che non sarebbe stata corrisposta negli anni che vanno dal 2016 al 2022. Un’inchiesta analoga era stata condotta nei confronti di Meta

Elon Musk, classe 1971, uomo forte della Casa Bianca e il consigliere più ascoltato da Trump

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Milano, 25 febbraio 2025 – L'Agenzia delle Entrate, dopo le verifiche della Guardia di finanza di Milano, contesta a Twitter international UK, oggi "X", il mancato pagamento di 12,5 milioni di euro di Iva dal 2016 al 2022. Al social network di Elon Musk la Procura di Milano – il fascicolo per dichiarazione infedele è affidato al pubblico ministero Giovanni Polizzi – viene imputato lo stesso schema dell'inchiesta "pilota" (chiusa a dicembre) su Meta e pone al centro il peso finanziario e fiscale dei dati. La presunta Iva non pagata riguarda, semplificando, le iscrizioni gratuite degli utenti sulla piattaforme “in cambio” dei propri dati e della loro potenziale profilazione. Per gli inquirenti è una permuta tra beni differenti e in quanto tale soggetta al regime Iva e quindi da tassare.

Le conclusioni

Nel caso di X, Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza milanese ha chiuso la sua verifica fiscale nell'aprile 2024 e l'Agenzia delle Entrate, lo scorso gennaio, ha notificato lo "schema d'atto", cioè le sue conclusioni che combaciano con l'impostazione dei finanzieri. Il social X – l'ex Twitter rilevato da Musk a fine 2022 – ha tempo fino ad aprile per interloquire con l'Agenzia delle Entrate, quindi potrà aderire alle richieste del fisco od opporsi e dare il via al procedimento di contenzioso fiscale.

Sotto la lente

L'indagine vede due indagati – si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) – che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale delle Fiamme Gialle concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana “X” sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il pm Polizzi si è già occupato in passato di altre indagini sui colossi del web. Il punto centrale del fascicolo affidatogli – è lo stesso pm che si è occupato dell'inchiesta su Meta – è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.

Elon Musk assieme a suo figlio X Æ A-Xii e al presidente Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca
Elon Musk assieme a suo figlio X Æ A-Xii e al presidente Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca

L’indagine parallela

Solo lo scorso dicembre la Procura della Repubblica di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta, ancora aperta, ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento, tra il 2015 e il 2021, dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.