Venerdì 18 Ottobre 2024

Ladro ucciso a sforbiciate, la Procura sui due cinesi arrestati: "Omicidio efferato, restino in cella"

Due cinesi arrestati a Milano per aver ucciso un ladro durante un furto. Versioni difensive contrastanti, ma la Procura sostiene omicidio volontario. Immagini di sorveglianza rivelano violenza estrema.

Ladro ucciso a sforbiciate, la Procura sui due cinesi arrestati: "Omicidio efferato, restino in cella"

Il luogo del furto finito in tragedia per un 37enne con precedenti penali

Uno dei due ha sostenuto che lui non ha ucciso, perché è arrivato "solo alla fine", e l’altro ha raccontato di aver "colpito per paura, per reazione", dopo essere stato aggredito. Sono le versioni difensive portate davanti al gip dai due cinesi, marito e nipote della titolare di un bar, arrestati giovedì a Milano per aver ammazzato un ladro che stava tentando di portare via dei Gratta e Vinci. Omicidio volontario da parte di entrambi, sostiene la Procura, che chiede che restino in carcere, anche perché le immagini parlano chiaro. I filmati di una telecamera di sorveglianza vicino al bar-tabaccheria, scrive la pm Maura Ripamonti nella richiesta di convalida e di custodia cautelare, "dimostrano chiaramente come i fendenti", sferrati con delle forbici, "sono numerosi e caratterizzati da estrema violenza" su un uomo inerme.