Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Ladro ucciso a sforbiciate, la Procura sui due cinesi arrestati: "Omicidio efferato, restino in cella"

Due cinesi arrestati a Milano per aver ucciso un ladro durante un furto. Versioni difensive contrastanti, ma la Procura sostiene omicidio volontario. Immagini di sorveglianza rivelano violenza estrema.

Il luogo del furto finito in tragedia per un 37enne con precedenti penali

Il luogo del furto finito in tragedia per un 37enne con precedenti penali

Uno dei due ha sostenuto che lui non ha ucciso, perché è arrivato "solo alla fine", e l’altro ha raccontato di aver "colpito per paura, per reazione", dopo essere stato aggredito. Sono le versioni difensive portate davanti al gip dai due cinesi, marito e nipote della titolare di un bar, arrestati giovedì a Milano per aver ammazzato un ladro che stava tentando di portare via dei Gratta e Vinci. Omicidio volontario da parte di entrambi, sostiene la Procura, che chiede che restino in carcere, anche perché le immagini parlano chiaro. I filmati di una telecamera di sorveglianza vicino al bar-tabaccheria, scrive la pm Maura Ripamonti nella richiesta di convalida e di custodia cautelare, "dimostrano chiaramente come i fendenti", sferrati con delle forbici, "sono numerosi e caratterizzati da estrema violenza" su un uomo inerme.