Mercoledì 2 Ottobre 2024

L’aborto è nella Costituzione. Francia primo Paese al mondo. Svolta storica tra le proteste

Ieri il voto in Parlamento, Macron: messaggio universale. I vescovi: "Digiuno contro la legge"

L’aborto è nella Costituzione. Francia primo Paese al mondo. Svolta storica tra le proteste

L’aborto è nella Costituzione. Francia primo Paese al mondo. Svolta storica tra le proteste

Diverse centinaia di manifestanti anti-abortisti si sono riuniti a Versailles su iniziativa dell’associazione ‘Marche pour la Vie’. I manifestanti hanno stazionato, osservati dalla polizia, in una stradina vicina alla reggia dove si era riunito il parlamento a camere riunite in Congresso per votare l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione (780 voti a favore su 925). I dimostranti, oltre 500, sono contrari alla decisione che è stata sancita dal Congresso e che ha l’appoggio dell’80% dei francesi, secondo i sondaggi. I manifestanti affermano di voler "proteggere la vita" e contestano il fatto che – secondo loro e nonostante le rassicurazioni del governo – "i medici non avranno più modo di esercitare il loro diritto di coscienza".

Il diritto all’aborto è sempre "in pericolo" nonché "alla mercé di coloro che decidono" se riconoscerlo o meno: è l’avvertimento lanciato dal premier francese, Gabriel Attal, intervenendo dinanzi al parlamento riunito in congresso a Versailles per lo storico voto sull’iscrizione dell’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) nella costituzione della Francia. Con questa revisione costituzionale la Francia sarà "pioniera", "fedele alla sua eredità" di "Paese faro dell’umanità" e di "patria dei diritti dell’uomo e anche e soprattutto dei diritti della donna", ha proseguito Attal, poco prima del voto. "Fierezza francese, messaggio universale": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio su X dopo il via libera del parlamento.

Nel giorno dell’iscrizione dell’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) nella Costituzione francese, la conferenza episcopale di Francia ha lanciato un appello al "digiuno e alla preghiera". "Il nostro Paese si onorerebbe iscrivendo piuttosto la promozione dei diritti delle donne e dei bambini. Di tutti i Paesi europei, la Francia è l’unico dove il numero di aborti non cala ed è anche cresciuto negli ultimi due anni", si legge in una nota firmata, in particolare, dal presidente della Conferenza episcopale di Francia (Cef), Eric de Moulins-Beaufort, che aggiungendo che "come presidente e vicepresidenti" dei vescovi, "rilanciamo volentieri l’appello di numerosi movimenti al digiuno e alla preghiera".