Martedì 10 Settembre 2024

La versione di Vespa:: "Intervistare l’ex ministro è stato servizio pubblico. L’avrei fatto anche io"

Bruno Vespa presenta la nuova stagione di Porta a Porta e Cinque Minuti, con novità nello stile di conduzione. Affronta il caso Sangiuliano-Boccia e commenta lo stallo nelle nomine Rai, sottolineando la continuità del lavoro nonostante le incertezze.

La versione di Vespa:: "Intervistare l’ex ministro è stato servizio pubblico. L’avrei fatto anche io"

Bruno Vespa presenta la nuova stagione di Porta a Porta e Cinque Minuti, con novità nello stile di conduzione. Affronta il caso Sangiuliano-Boccia e commenta lo stallo nelle nomine Rai, sottolineando la continuità del lavoro nonostante le incertezze.

Studio rivisto e novità anche per lo stile di conduzione. Bruno Vespa (foto) lancia la nuova stagione di Porta a Porta, al via oggi su Rai1 in seconda serata.

E poi c’è Cinque Minuti, al via sempre oggi dopo il Tg1 della sera.

Vespa non si è sottratto alle domande sul caso Sangiuliano-Boccia. Prima rispondendo alla domanda su che cosa significhi fare servizio pubblico: "Hanno detto che intervistare Maria Rosaria Boccia in una tv commerciale era servizio pubblico – ha affermato –, mentre intervistare un ministro al Tg1 non lo era. Non so più che cosa significhi fare servizio pubblico". Poi entrando più nel dettaglio: "Mi sarebbe piaciuto intervistare Sangiuliano. Il direttore del Tg1 è stato bravissimo, ha chiesto tutto al ministro. Non capisco come si possa criticare quell’intervista. Non è, invece, in cima ai miei desideri intervistare Boccia, perché non voglio essere uno dei suoi strumenti". "Dare un consiglio a Sangiuliano per il rientro in Rai? – gli è stato chiesto ancora –. Non chiedetemi troppo, spero che prima o poi abbia un lavoro adeguato alle sue qualità".

Infine, una battuta sullo stallo nelle nomine in Rai. "I momenti di stallo non mi preoccupano, ne ho visti tanti – ha sottolineato –. L’unico che riusciva a risolverli era Benrabei che faceva l’ordine di servizio a Ferragosto. Noi siamo la testimonianza che indipendentemente dai vertici, che per fortuna lavorano, andiamo avanti come se nulla dovesse accadere".