Lunedì 15 Luglio 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

La tragedia degli amici: l’auto finisce contro un muro, muoiono quattro ventenni

Andavano a prendere un gelato. Tra le vittime Bilal Boussandra, 19enne promessa della boxe. La vettura su cui viaggiavano ha sbandato, urtato macchine e si è schiantata ad alta velocità.

La Mercedes su cui viaggiavano le quattro vittime. Dopo essersi scontrata con una Fiat Panda è finita fuori strada

La Mercedes su cui viaggiavano le quattro vittime. Dopo essersi scontrata con una Fiat Panda è finita fuori strada

Quattro giovani vite spezzate in Irpinia per un incidente stradale e fra le loro quella di un futuro campione dello sport. Lungo l’ex Strada Nazionale delle Puglie, ora Statale 90, si è consumata l’ennesima tragedia del sabato sera quando stava per scoccare la mezzanotte e quattro amici, tre ventunenni e un diciannovenne, avevano deciso di farsi un gelato. Testimoni della tragedia, choccati da quanto hanno visto davanti a loro, altri due ragazzi della comitiva che seguivano gli altri su un’utilitaria. A schiantarsi contro un muro laterale, in località Passo nel comune di Mirabella Eclano, è stata una Mercedes Amg guidata da Francesco Di Chiara, classe 2003, di Sturno, da pochi anni tornato nel suo paese di origine dopo che aveva vissuto in Svizzera dove i genitori erano emigrati per lavoro. Con lui altri due coetanei, Roy Ciampa, suo concittadino, studente universitario alla facoltà di Scienze motorie e fra i più giovani presidenti di un club della Ducati, il ’Motolito Doc’, e Mattia Ciminiera, di Grottaminarda. Infine il più giovane, classe 2005, una speranza del pugilato: Bilal Boussadra, genitori marocchini, ambulanti, che vivono da anni a Calore di Mirabella, proprio la frazione, a circa quattro chilometri, dove si stavano dirigendo i quattro per godersi l’ultimo gelato della serata. Il ragazzo aveva ottenuto la cittadinanza italiana allo scoccare dei suoi 18 anni.

La dinamica dell’incidente è complessa: Di Chiara avrebbe sfiorato due auto che provenivano in senso contrario e poi è sbandato schiantandosi a velocità elevata contro un muro. Per i quattro a bordo nessuna speranza: i Vigili del fuoco hanno impiegato parecchio tempo per estrarre i corpi dalla vettura. Lo schianto aveva intanto attratto gente, fra cui i genitori di Bilal e alcuni amici che hanno assistito impotenti a quello strazio. I carabinieri hanno chiuso la strada nei due sensi di marcia e hanno cominciato i loro rilievi. Sono state sequestrate le tre auto coinvolte e i cellulari delle quattro vittime recuperati fra i rottami della Mercedes.

La procura di Benevento ha disposto l’autopsia sui quattro corpi che sono stati portati all’obitorio dell’ospedale sannita di San Pio; gli inquirenti cercheranno di capire le condizioni dei ragazzi in auto e se qualcosa ha influito sul comportamento del guidatore. Chi era sulle altre auto è rimasto praticamente illeso ed è stato curato sul posto dal 118.

Bilal – che frequentava il Liceo scientifico sportivo ’Enrico Fermi’ di Sturno – a giugno aveva combattuto e vinto ai campionati italiani under 22 che si erano svolti a Mondovì; allenato dal maestro Sandro Froncillo alla Irpinia Pro Ring Boxing, aveva dimostrato con atleti di tre anni più anziani la propria dimestichezza col quadrato e le sue capacità tecniche.

"Ti avevo premiato in una competizione a Napoli – lo ha ricordato così il presidente nazionale della Federpugilato, Flavio D’Ambrosi – e avevo visto nei tuoi occhi lo straordinario amore per la vita che è proprio dei giovani. Ora sei uno splendido gabbiano che vola su un Oceano senza confini". Cordoglio anche dalle autorità: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso il suo dichiarandosi "addolorato e sconvolto. Quattro vite spezzate, speranze, sogni e progetti infranti. Ci uniamo al dolore delle comunità, dove i giovani erano conosciuti e stimati ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie per questa immane tragedia". Ieri mattina un residente della zona, passato il trambusto, ha posato sulle macchie di sangue ancora presenti sull’asfalto lungo il muro della morte dei fiori in segno di rispetto e commozione.