Lunedì 15 Luglio 2024
MARTA OTTAVIANI
Cronaca

La telefonata di Biden al rivale: "Sono felice che tu stia bene". E smorza le polemiche: ora unità

Il presidente Usa condanna la violenza: un atto malato. "Ho ordinato un’indagine sul secret service". Campagna dem da ricalibrare: cancellato il viaggio di oggi in Texas e niente comizio per la vice Harris.

La telefonata di Biden al rivale: "Sono felice che tu stia bene". E smorza le polemiche: ora unità

La telefonata di Biden al rivale: "Sono felice che tu stia bene". E smorza le polemiche: ora unità

Il presidente americano, Joe Biden, il giorno dopo l’attentato che ha ferito all’orecchio il suo avversario nella corsa alla Casa Bianca, Donald Trump, fa appello all’unità e promette indagini rapide che possano fare luce sulla dinamica dell’attacco. Ma l’America è ormai polarizzata, secondo alcuni commentatori, sull’orlo di una seconda guerra civile. Gli appelli del presidente alla calma e ad aspettare l’esito delle indagini potrebbero avere l’effetto contrario.

Parlando fra la vice presidente, Kamala Harris, il procuratore generale Merrick Garland e il direttore della sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas, Biden si è detto felice di sapere che l’ex presidente si stia riprendendo e ha dichiarato: "Non c’è poso in America per questo tipo di violenza – ha esordito il presidente –. O per la violenza di altro genere. Un tentativo di omicidio è contrario a tutto quello per cui lavoriamo come nazione. Non è quello che siamo noi come nazione. Non è l’America. Non possiamo permettere che succeda una cosa del genere. L’unità è il nostro unico obiettivo, per tutti noi. Non c’è nulla di più importante ora dell’unità. Esorto tutti, per favore, non fate supposizioni sulle sue motivazioni o affiliazioni. Lasciate che l’Fbi faccia il suo lavoro e che le sue agenzie partner facciano il loro lavoro". Biden ha poi cancellato il viaggio in Texas previsto lunedì, tutti gli eventi e gli spot elettorali programmati in Pennsylvania e anche un comizio della vice presidente Kamala Harris a Palm Beach, dove si trova la residenza estiva del tycoon. Un cambio di passo del democratico che negli ultimi tempi, soprattutto dopo il disastroso dibattito televisivo, aveva intensificato gli attacchi diretti contro Trump. Biden ha poi ricordato Corey Comperatore, 50 anni, ex capo dei vigili del fuoco, che è stato ucciso dai proiettili dell’attentatore, su cui adesso si stanno concentrando le indagini. Di lui, si sa pochissimo. Thomas Matthew Crooks aveva 20 anni. Come sia riuscito a raggiungere il tetto e a sparare sostanzialmente indisturbato, è l’aspetto principale che l’Fbi dovrà chiarire. Le prime indiscrezioni lo hanno ritratto come un giovane problematico, bullizzato durante la sua giovinezza, introverso. Nella sua macchina e nella sua abitazione sarebbero stati ritrovati esplosivi. Al momento dell’attacco indossava la maglietta del Demolition Ranch, un gruppo di estrema destra, uno di quelli che appoggiano la proliferazione delle armi a uso personale che piacciono anche a Donald Trump. La prima cosa che l’Fbi dovrà scoprire è come abbia fatto a salire su quel tetto, armato e indisturbato, e sparare. Specialmente se si conta che le forze dell’ordine lo avevano notato dei paraggi del comizio e lo avevano considerato sospetto. Se fosse confermata l’affiliazione, Trump sarebbe caduto vittime di quei gruppi estremisti che tanto ha fomentato.

Per tutto il resto, gli Stati Uniti sono come una polveriera sul punto di esplodere. E di certo in casa repubblicana l’obiettivo non è quello della conciliazione nazionale. Ieri alcune figure vicino al tycoon, hanno accusato Biden di essere il responsabile dell’attentato e, più in generale, di aver seminato un clima di odio nel Paese. Trump, dal canto suo, è determinato a capitalizzare il più possibile l’onda di indignazione generata dall’attentato, anche per intercettare il voto di quelle persone indecise, che potrebbero venire convinte dalla narrazione del ‘presidente martire’ che si sta diffondendo nel Paese. E così, dopo la prima dichiarazione "non mi arrenderò mai" dell’altra notte, ieri ha fatto sapere sul social che ha fondato Truth, la verità, che domenica prossima si recherà a Milwaukee, in Wisconsin, anche se subito dopo l’attentato aveva deciso di rimandare. Per una campagna elettorale così lunga da sembrare addirittura interminabile. E dove nuove tensioni sono dietro l’angolo, pronte a scoppiare con la furia dell’assalto a Capitol Hill, nel gennaio 2021.