Mercoledì 15 Gennaio 2025
ELENA G. POLIDORI
Cronaca

La stretta del governo. Meloni arruola l’Onu: "Dichiari guerra globale ai trafficanti di uomini"

La premier all’Assemblea delle Nazioni unite: il mondo non si giri dall’altra parte. Salvini insiste: "Dobbiamo difenderci con ogni mezzo democratico".

La stretta del governo. Meloni arruola l’Onu: "Dichiari guerra globale ai trafficanti di uomini"

Giorgia Meloni porta davanti ai grandi del mondo il dramma dell’eccesso di pressione migratoria che sta vivendo l’Italia in questi ultimi mesi mentre a Palazzo Chigi si lima il nuovo decreto sull’immigrazione minore che andrà in Consiglio dei ministri lunedì prossimo: "Dobbiamo difenderci con ogni mezzo democraticamente necessario, navi comprese – ha commentato infatti il vicepremier Matteo Salvini – a mali estremi, estremi rimedi, bisogna utilizzare tutti i mezzi necessari che la tecnologia mette a disposizione per bloccare questo afflusso che è gestito dai criminali".

Intanto la premier, ieri per la prima volta davanti all’assemblea dell’Onu, non ha fatto sconti: le Nazioni unite, ha sostenuto, non devono "voltarsi dall’altra parte", ma dichiarare "guerra globale e senza sconti ai trafficanti". L’Onu, dunque, deve fare la sua parte, l’Italia non deve essere lasciata sola a fronteggiare un’onda che non accenna a fermarsi. Alimentata – il suo ragionamento – anche dalla guerra in Ucraina, rispetto alla quale Meloni ha usato parole durissime ricordando che l’Italia ha scelto, senza tentennamenti, "da che parte stare". Secondo Meloni, le conseguenze del conflitto in Ucraina travolgono tutti "come in un domino, ma impattano soprattutto sulle nazioni del sud del mondo. È una guerra mossa non solo contro l’Ucraina, ma contro le Nazioni più povere", l’affondo.

Dietro l’aggressione della Russia – i ragionamento della presidente del Consiglio – c’è infatti "una scelta. Creare il caos e diffonderlo. E in quel caos, che produce decine di milioni di persone potenzialmente in cerca di condizioni di vita migliori, si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili. Sono i trafficanti di esseri umani che organizzano la tratta dell’immigrazione illegale di massa. Illudono che affidandosi a loro chi vuole migrare troverà una vita migliore, si fanno pagare migliaia di dollari per viaggi verso l’Europa che vendono con le brochure come fossero normali agenzie di viaggio, a loro non importa se la barca sia adatta o meno ad affrontare quel viaggio, l’importante per loro è solo il margine di guadagno". "Uno scempio" che occorre fermare: "Combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni unite". "Sono convinta – ha concluso Meloni – che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani. E per farlo dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte".

Intanto Roma "dà l’esempio" con il Piano Mattei sull’Africa, lavorando alla stabilizzazione e alla cooperazione per offrire un’alternativa concreta alla migrazione di massa, anche se il percorso appare sempre in salita, nonostante l’ottimismo espresso da Salvini: "Il governo farà tutto il necessario per bloccare questi ingressi. A me interessa solo che si fermi questo flusso inaccettabile e che l’Europa al Brennero e a Lampedusa si svegli. Non può esserci un’Unione europea distratta a Lampedusa con un’Italia lasciata completamente da sola". Comunque, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, assicura: "Nel loro insieme le misure intraprese dal governo in materia migratoria stanno colmando un deficit di pianificazione che si è protratto negli anni e stanno permettendo di adeguare rapidamente il sistema di accoglienza alle esigenze della eccezionale pressione migratoria". E sulle polemiche che stanno accompagnando la costituzione dei Cpr, Piantedosi ha assicurato che "la misura è coerente con il vigente quadro normativo dell’Unione europea".