Lunedì 16 Settembre 2024
MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La strage infinita. Attraversa sulle strisce, travolto e ucciso dal bus

La vittima aveva 48 anni e camminava con il cane vicino a casa . Negli ultimi otto mesi undici passanti hanno perso la vita nella metropoli.

Un altro pedone investito e ucciso a Milano, l’undicesimo in 8 mesi. Si chiamava Fabio Buffo, aveva 48 anni ed era papà di due ragazzi di 16 e 20 anni. "Mi hanno detto "hanno investito tuo marito", io ho sentito le sirene e sono corsa in strada. Immaginavo fosse ferito, non potevo credere fosse morto. Non ci sono parole". A raccontarlo è la moglie dell’uomo, travolto da un bus Atm della linea 175 alle 9.30 mentre attraversava insieme al suo cagnolino Poldo, un bull terrier (che si è salvato), all’incrocio tra viale Forlanini, lo stradone che collega la città all’aeroporto di Linate, e via Bellosio.

La dinamica è ancora in fase di accertamento a cura della polizia locale; secondo quanto riscontrato finora, in quel momento c’era una Volkswagen Up ferma sulla curva e l’automobilista che armeggiava con un cric per cambiare la ruota. L’autista del bus si sarebbe quindi ’allargato’ per evitarlo, svoltando nel momento in cui il quarantottenne stava camminando sulle strisce pedonali, investendolo e poi schiacciandolo. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne la morte.

Ancora da capire se ci fossero altre auto in sosta irregolare a ostruire la visuale del mezzo, che stando alle testimonianze avanzava lentamente. Non solo: era dotato del sensore di allerta per l’angolo cieco. Sulla carrozzeria, anche gli adesivi obbligatori a Milano. Per accertare la dinamica potranno essere preziose le immagini registrate dalla videocamera frontale. "L’autista piangeva a dirotto", racconta la moglie della vittima. Cinquantenne italiano con 15 anni di esperienza, è stato accompagnato al Policlinico in stato di choc. "Forse non ha visto mio padre", ha riferito uno dei figli del quarantottenne.

Buffo, nato a Melzo, aveva l’abitudine di passeggiare nel suo quartiere. "Era andato a trovare sua madre (che abita a pochi passi dal luogo della disgrazia, ndr) – prosegue la moglie – e da lei aveva preso il giornale; stava tornando a casa", in via Barigozzi. Questa era la sua routine della domenica. "Noi ci incrociavamo spesso", raccontano due vicini di casa, proprietari di pastori tedeschi. "Parlavamo soprattutto di cani. Era gentile, viveva per i suoi ragazzi e la moglie".

Tifoso dell’Inter, sui social scriveva di aver studiato all’Istituto Schiaparelli-Gramsci e ora lavorava come rappresentante commerciale per un’azienda. Atm, l’azienda di trasporti milanese, esprime in una nota "profonda vicinanza ai famigliari in questo momento di grande dolore". Il pm di turno Elio Ramondini aprirà un fascicolo per omicidio stradale.