Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

La sfida dei clan allo Stato A Caivano si torna a sparare Il Viminale manda altri rinfozi

Raid con mitra e pistole: la risposta dopo la visita della premier Meloni alla fine di agosto. Incursioni nel Parco Verde: colpi esplosi anche davanti alla parrocchia del prete anti camorra.

La sfida dei clan allo Stato A Caivano si torna a sparare Il Viminale manda altri rinfozi

NAPOLI

Meno di due settimane fa, l’arrivo della premier Giorgia Meloni con la sua corte di ministri e funzionari. E in questo breve lasso di tempo, tre raid a Caivano e due a Ponticelli, un uomo gambizzato e un altro ferito. Domenica sera, l’ennesima prova di forza della camorra per far sapere allo Stato: qui comandiamo noi. O almeno: ci siamo ancora! È una prova di forza per sfidare le istituzioni. Una banda di giovanissimi mascherati, in sella alle motociclette ha percorso le strade del quartiere, tra Parco Verde e Rione Iacp, sparando con mitra e pistole. La chiamano "stesa", questo tipo di azione criminale che semina il terrore. La gang di centauri è passata anche davanti alla chiesa di San Paolo Apostolo, di cui è parroco don Maurizio Patriciello, sparando nelle aiuole davanti alla chiesa.

I carabinieri, che indagano sull’accaduto, hanno repertato 19 bossoli di due differenti calibri. Poche ore dopo, verso le 11.30 di lunedì, in via Pio IX a Caivano, ignoti hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro un’auto parcheggiata in strada. "Stanotte è accaduta una cosa orribile – ha scritto don Maurizio –. Una cosa che è una vergogna per tutti. Non è concepibile Come se volessero dire che non hanno paura dello Stato. I topi si sentono stanati, ma sono convinto che torneranno con i loro kalashnikov sulle spalle".

E lo Stato risponde. Subito. Nel giro di poche ore, per arginare la camorra verranno impiegati 210 unità, 45 in più rispetto all’organico di carabinieri e poliziotti di sabato. Altri 21 agenti saranno inviati al commissariato di Afragola. Un’offensiva per evitare che il comprensorio tra Caivano, Afragola e Melito diventi un Far West dove i ‘guaglioni’ della camorra spadroneggiano, costringendo la gente a stare asserragliata in casa come in una zona di guerra. È un timore che don Patriciello manifesta a viso aperto: "Si tratta della terza ‘stesa’ dimostrativa in una settimana: sono gruppi di ragazzini, che passano in corteo solitamente su scooter di grande cilindrata ed esplodono colpi d’arma da fuoco in aria per dare un segnale di egemonia".

Oggi riaprono le scuole, uno dei cardini per il rilancio di Parco Verde. La preside Eugenia Carfora, dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Francesco Morano, augura un buon inizio di anno scolastico ai suoi studenti: "Ai ragazzi dico: non abbiate paura, con la scuola la vostra vita cambierà. Non saranno i botti e gli spari a fermarci. Certo la scuola non può dare tutte le risposte perché la cultura è lenta, ma ti porta verso la libertà". Parole di speranza mentre a poca distanza risuonano echi di altri spari.

In via Chiaro di Luna a Ponticelli, periferia est di Napoli, esplode una raffica, 21 colpi sparati. Nessun ferito, ma viene sequestrata una Fiat Panda con un’ogiva conficcata nella carrozzeria e il lunotto posteriore infranto.

Nino Femiani