Giovedì 13 Febbraio 2025
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

La sconfitta del Comune: "Velox non omologati". Il giudice annulla 25 multe

Accolto il ricorso di un automobilista che avrebbe dovuto sborsare tremila euro. Palazzo d’Accursio è stato anche condannato a pagare tutte le spese legali. La sentenza: "L’approvazione dello strumento non basta, serve l’iter completo".

Bologna, 13 febbraio 2025 – Un automobilista multato per 25 volte in un mese dagli autovelox sui viali di Bologna si è visto annullare tutte le sanzioni dal giudice di pace, e non c’entra il nuovo codice della strada di Matteo Salvini. I verbali - che sfioravano i 3mila euro e prevedevano come sanzione accessoria anche la decurtazione di 27 punti sulla patente - sono stati impugnati con un unico atto dall’avvocato Emanuele Dalla Palma, presidente di Miglior tutela, associazione nazionale di consumatori. "Un lavoro di squadra, in collaborazione con il Centro tutela legale”, sottolinea il legale. Del team fanno parte anche il perito Giorgio Marcon e il Cavalier Claudio Capozza, esperto di metrologia legale.

Autovelox e multe, 4 cose da sapere

Il nodo è sempre lo stesso. Scrive il giudice, richiamando la Cassazione: "L’approvazione non è equipollente all’omologazione poiché hanno ’caratteristiche, natura e finalità diverse’".

La storia per punti

Perché le multe sono nulle 

Chiarisce la sentenza: "Solo l’omologazione completa, che assicura la precisione dell’apparecchio, rende legittimi gli accertamenti effettuati tramite autovelox (...) Quindi, l’approvazione è solo un passaggio per ottenere l’omologazione, poiché "consiste in un procedimento che non richiede la comparazione del prototipo con caratteristiche ritenute fondamentali o con particolari prescrizioni previste dal regolamento".

Ancora: "L’omologazione consiste in una procedura che ha anche natura necessariamente tecnica e tale specifica connotazione risulta finalizzata a garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico da utilizzare per l’attività di accertamento da parte del pubblico ufficiale legittimato. Requisito, questo, che costituisce l’indispensabile condizione per la legittimità dell’accertamento stesso".

Conclusione: "L’amministrazione non ha provato l’avvenuta omologazione dello strumento di accertamento. Non potendosi considerare equivalenti l’approvazione e l’omologazione il ricorso andrà accolto".

Velox e multe nulle a Bologna: ecco dove 

Il testo elenca nel dettaglio le multe, ed è come fare il giro dei viali cittadini, con indirizzi ormai ben conosciuti nei periodici resoconti degli incassi comunali. Da viale Berti Pichat a viale Togliatti, da viale Lenin al ’famigerato’ viale Cavina. Le sanzioni vanno da un minimo di 55 euro a un massimo di 243, il periodo è compreso tra il 27 giugno e il 29 luglio 2024. I punti della patente, invece, non erano mai stati decurtati "perché in attesa della sentenza non avevamo comunicato chi era alla guida".

Il giudice di pace ha condannato il Comune al pagamento delle spese. "Bologna è una piazza complessa, non ero così sicuro della vittoria", ammette l’avvocato Dalla Palma. E alla domanda, cosa dovrebbe fare ora il Comune, non ha dubbi: "Lo stabilisce la Cassazione, l’amministrazione dovrebbe mettere a norma questi strumenti".

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Perché le sanzioni vengono annullate

Sugli strumenti di misurazione della velocità c’è una giurisprudenza ormai decennale. Dalla Corte Costituzionale del 2015 alla Cassazione (ordinanza 10505 del 2024). Non hanno risolto il nodo omologazione-approvazione né il decreto autovelox di Salvini né il nuovo codice della strada. Da tempo è al lavoro un tavolo tecnico (tra gli attori in primo piano l’Anci).

Nel frattempo il Viminale a gennaio ha inviato una circolare ai prefetti, con le istruzioni per fronteggiare l’ondata di ricorsi, ormai inarrestabile, in tutta Italia.