Giovedì 21 Novembre 2024
GIULIA PROSPERETTI
Cronaca

La proposta dei medici: "Corsi di defibrillazione per chi prende la patente"

Carlo Manfredi (Ordine di Massa-Carrara): tutti possono salvare una vita "La cardioformazione può aiutare a prevenire i danni di un soccorso tardivo. Confidiamo che il governo attui l’emendamento delega entro un anno".

La proposta dei medici: "Corsi di defibrillazione per chi prende la patente"

Un corso di primo soccorso e defibrillazione precoce (BLS-D)

"Formare nuovi ‘resuscitatori’ fornendo ai giovani neopatentati e a chi rinnova la licenza di guida una certificazione di primo soccorso e di defibrillazione precoce (BLS-D) tramite un corso dedicato". Con questo obiettivo Carlo Manfredi, presidente dell’Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Massa-Carrara ha abbracciato il progetto di cardioprotezione degli italiani ideato dal cardiologo Fabio Costantino, Asl Toscana nord ovest. Un’idea che si è concretizzata nella proposta di legge presentata dal deputato locale Alessandro Amorese, capogruppo di FdI in Commissione Cultura e Istruzione alla Camera.

Come procede l’iter legislativo?

"Abbiamo lanciato per la prima volta pubblicamente questa proposta quasi quattro anni fa, nell’ambito del con-vivere Carrara Festival. La politica è stata sorda o poco attenta per anni. Ora finalmente vi sono sincere e ottime prospettive che tale proposta divenga legge. Confidiamo che l’emendamento delega venga attuato dal governo nell’arco dei prossimi dodici mesi".

Lo slogan del progetto è “Più formi, più salvi“. Qual è, ad oggi, l’incidenza delle morti cardiache improvvise?

"In Europa muoiono oltre 400mila persone ogni anno per arresto cardiaco. In Italia oltre 60mila: 275 decessi al giorno, 11 ogni ora. Se cade un aereo la notizia fa scalpore, queste morti polverizzate nel territorio non creano, invece, nell’opinione pubblica un’attenzione specifica".

Perché è importante che vi sia una diffusa conoscenza delle tecniche di primo soccorso e defibrillazione precoce?

"Il 50% dei soggetti colpiti da IMA (infarto miocardico acuto, ndr) muore prima di arrivare in ospedale. Dobbiamo prevenire il danno, cioè gli effetti devastanti che possono derivare da un ritardato soccorso. Otto minuti è il tempo limite per agire, ma già dopo appena 5 si può verificare un danno ipossico-anossico cerebrale con conseguente morte o disabilità permanenti. Un mio paziente che non è stato soccorso tempestivamente ha perso completamente la memoria. E a lui è andata bene".

Qual è il vantaggio di rendere obbligatorio il BLS-D nel corso di guida?

"In tal modo si può intercettare quasi tutta la popolazione attiva di oggi e del futuro, il ‘cuore pulsante’ della società. I cittadini devono fare un salto di civiltà e diventare il primo anello della catena della vita".

Affinché il progetto di cardioformazione esprima appieno la sua efficacia, quali altre misure andrebbero implementate?

"Sarebbe utile che le case automobilistiche, seguendo l’esempio lanciato dalla Volvo, dotassero le auto di defibrillatori. È, inoltre, importante che la rete dei defibrillatori sia collegata alla centrale del 112. Un’attenzione particolare va prestata al tema della manutenzione: ho avuto l’esperienza personale di una donna in arresto cardiaco e il defibrillatore presente nel paese aveva le pile scariche. Spesso, infine – e questa è un’altra criticità – i defibrillatori a disposizione del pubblico non sono tarati per dare scariche idonee a risolvere il quadro clinico, sono depotenziati".

Dopo un semplice corso chiunque è in grado di utilizzare il defibrillatore in una situazione di emergenza?

"Per rassicurare i soccorritori, si sappia che i moderni defibrillatori registrano l’attività del cuore e ‘parlano’ come se fossero un ‘viva voce’ a chi li sta usando. Suggeriscono e dirigono le azioni che devono essere messe in pratica. La persona soccorritrice deve solo attivarlo e seguire quello che le viene detto. Il dispositivo è in grado di fare la diagnosi e – sulla basa dell’analisi del tracciato che registra in quel momento – dire se ci vuole la scarica. Il corso permette di avere in mente già lo schema di quello che si deve fare".

In caso di danni provocati nel corso delle manovre, cosa rischiano i soccorritori ‘laici’?

"Le leggi vigenti escludono ogni responsabilità legale dei comuni cittadini che prestano soccorso perché si deve intervenire al più presto. La colpa di un cittadino non è aver procurato una frattura costale, se per caso è successo, ma non essere intervenuto sapendo di essere l’unica opportunità di salvezza per quella persona".