Venerdì 20 Dicembre 2024
LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

La Prima Monna Lisa, il mistero della Gioconda ritratta a vent’anni svelato in una mostra

Un’unica donna, due diversi committenti; un solo artista e due dipinti. La storia della Monna Lisa di Isleworth che tornerà in Italia per la prima volta a novembre. Ed avrà una versione 3D realizzata a Firenze per 'toccare con mano' il capolavoro vinciano

La Gioconda e, a sinistra, la Monna Lisa di Isleworth

Esiste un’altra Monna Lisa. Una versione persino antecedente al celebre dipinto di Leonardo Da Vinci esposto al Louvre. Leonardo realizzava infatti i suoi dipinti spesso in più versioni, esempi ne sono la sua Vergine delle Rocce, la Madonna del Fusi e la Madonna col Bambino. Evidenze storiche dimostrano che ci sono sempre state due versioni della Monna Lisa di Leonardo da Vinci: due pezzi unici, non uno la copia dell’altro. E c’è chi sostiene che la ‘Prima Monna Lisa’, detta di Isleworth dal luogo vicino a Londra dove si trova, sia addirittura più bella di quella esposta a Parigi, diventata icona come ‘la Gioconda’ e visitata annualmente da migliaia di persone.

La Prima Monna Lisa: più giovane

La Prima Monna Lisa raffigura la stessa donna, ma più giovane. Il ritratto della fiorentina Lisa del Giocondo, sarebbe stato infatti dipinto da Leonardo una decina d’anni prima, quando la donna era appena ventenne. Dato che non esiste alcun disegno preparatorio originale per la Monna Lisa, si reputa verosimile che Leonardo possa aver dipinto uno dei due ritratti direttamente su tela prima di lavorare sulla copia finale. Molti riconoscono che la versione di Isleworth – esposta in mostra – sia più bella del dipinto del Louvre.

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Un’unica donna due committenti

Nel 1584, Gian Paolo Lomazzo – uno degli storici dell’arte più rispettati del suo tempo – aveva già confermato l’esistenza di due Monna Lisa. Infatti, se si considerano tutte le importanti testimonianze storiche, diventa evidente che uno dei ritratti di Monna Lisa, quello con una giovane Lisa di circa vent’anni seduta tra due colonne, fu commissionato da suo marito a Firenze nel 1503-1506 circa e fu lasciato incompiuto. L’altro ritratto, un’opera completamente finita con una Lisa più matura e senza colonne ai lati, fu invece commissionato da Giuliano de’ Medici e dipinto a Roma circa un decennio dopo. La tecnica utilizzata nella seconda versione, ossia quella che oggi è esposta al Louvre, fu sviluppata da Leonardo solo quando Lisa avrebbe avuto più o meno trent’anni, una differenza che chiaramente si riscontra nell’età delle donne nei due dipinti.

Dipinta in Italia, portata in Inghilterra

Il quadro della Prima Monna Lisa, dipinto da Leonardo In Italia, fu portato in Inghilterra nel 1773 e conservato in un maniero di Somerset appartenente a un collezionista privato inglese. Nel 1914 fu acquistato da Hugh Blaker, artista e mercante d’arte che viveva a Isleworth, cittadina a ovest di Londra. Da qui viene il nome con cui oggi è conosciuto il dipinto: la Monna Lisa di Isleworth. Nel 2012 la Mona Lisa Foundation, la cui missione senza scopo di lucro è quella di fare conoscere la Prima Monna Lisa di Leonardo raccontando la storia di questo capolavoro, ne confermò l’autenticità, dopo 35 anni di ricerche e test con la consulenza di storici dell’arte internazionali, scienziati ed esperti di Leonardo da Vinci. La Prima Monna Lisa è infatti probabilmente il dipinto sottoposto a più test ed esami scientifici di ogni altro quadro della storia e continua ad affascinare gli studiosi di tutto il mondo.

Il rientro in Italia

La Prima Monna Lisa tornerà in Italia e sarà esposta per la prima volta al pubblico a Torino in una mostra multimediale e interattiva curata dalla Fondazione, con Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, la direzione creativa e di produzione di WeAreBesid e la produzione di SM.Art che svela gli affascinanti misteri e le scoperte che circondano il dipinto.

Alla scoperta di Lisa

Attraverso otto gallerie, filmati con ricostruzioni storiche permettono ai visitatori di esaminare le prove scientifiche e storiche a supporto dell’attribuzione del dipinto a Leonardo da Vinci, immergendosi nel mondo e nell’arte di Leonardo, di Monna Lisa, scoprendo chi è realmente la donna più famosa dell’arte di ogni tempo. Il percorso espositivo culmina con la vista del dipinto custodito in una teca illuminata.

Monna Lisa in 3D

Per l’occasione è stata realizzata dalla Facoltà di Architettura di Firenze, in collaborazione con la UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) Sezione di Firenze, una doppia immagine in 3D che potrà permettere anche ai non vedenti di accedere al volto dei due grandi dipinti dedicati alla Monna Lisa: quella della Prima Monna Lisa, e la Monna Lisa del Louvre.