Sabato 23 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Cronaca

La prima frenata del caro-prezzi Bolletta del gas più leggera Settecento euro l’anno di risparmi

La diminuzione di gennaio grazie alle temperature miti e a una minore domanda da parte dell’industria. Coldiretti: finalmente potrà calare l’inflazione. Da aprile ipotesi sconti per chi è in grado di ridurre i consumi

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di Claudia Marin

È un primo segnale, ma è un segnale consistente sul fronte del caro-prezzi: secondo quanto indicato da Arera (l’ex Autorità per l’energia), le tariffe del gas per il mese di gennaio per famiglie e piccole imprese scendono del 34,2% rispetto al mese di dicembre. Una riduzione pari a 722 euro a famiglia su base annua, sulla scorta dei conteggi degli esperti del Codacons. E se è vero che il consistente calo del costo del metano non compensa l’impennata registrata nell’ultimo anno, è altrettanto vero che la discesa sembra cominciata. E, non a caso, la premier Giorgia Meloni coglie l’occasione per parlare di "ottima notizia" durante la riunione del Consiglio dei Ministri. E per insistere: "L’impegno sull’aumento del costo del gas sta dando i suoi risultati. Il prezzo è sceso e credo che già dalle prossime bollette si vedranno i tagli significativi".

L’attesa e la previsione vanno nella direzione di un’estensione del taglio non solo alle tariffe elettriche, ma anche all’intera filiera dei prezzi e, dunque, all’inflazione. E, del resto, a sottolineare il nesso è più di qualcuno. "Il calo delle bollette del gas – sottolineano dalla Coldiretti – contribuendo alla frenata dell’inflazione, aiuta sia le famiglie che le imprese costrette a fare i conti con costi energetici fuori controllo. La spesa energetica ha infatti un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno".

Dopo l’aumento di dicembre, dunque, il calo del prezzo del gas era atteso e si è rivelato robusto. Non è ancora abbastanza per compensare gli aumenti dei mesi precedenti, ammettono dall’Arera, calcolando per una famiglia tipo (con consumi medi di 1.400 metri cubi annui) una spesa di circa 1.769 euro da febbraio 2022 a gennaio 2023, in crescita del 36% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Certo è, però, che dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente spiegano che a gennaio la quotazione media all’ingrosso del gas è stata molto più bassa rispetto a quella di dicembre, con il prezzo della materia prima per i clienti in tutela pari a 68,37 euro a Mwh. Come previsto dalla legge di bilancio, per il primo trimestre 2023 sono azzerati gli oneri generali di sistema.

"Aiuti importanti", sottolinea il presidente dell’Autorità Stefano Besseghini, aggiungendo che da aprile "si potranno rivalutare alla luce di una minore tensione sui prezzi e trovare un punto di equilibrio. Comunque, va mantenuta l’attenzione sui consumatori vulnerabili".

E l’esecutivo valuta un nuovo intervento a partire proprio da aprile, quando arriveranno a scadenza gli ultimi aiuti contro il caro energia previsti dalla manovra: si tratterebbe di un meccanismo per premiare i consumi virtuosi nelle bollette. A spiegare il calo di gennaio, invece, sono più fattori: un inverno più caldo delle medie stagionali, una minore domanda da parte dell’industria e i risparmi delle famiglie che hanno abbassato i termosifoni. Ma è un calo che appare destinato a non esaurirsi a breve e a incidere sui prossimi mesi. "Questo già vale per gennaio ma vuol dire che a febbraio ci sarà una ulteriore riduzione e quindi vuol dire che, auspicabilmente, ci indirizziamo verso un sentiero di normalità a beneficio delle famiglie", spiega il Ministro Giancarlo Giorgetti. Non si spinge in previsioni, però, il numero uno dell’Authority perché "le sorprese possono sempre esserci", ma puntualizza che "possiamo guardare avanti con maggiore ottimismo rispetto a qualche mese fa" per una serie di fattori: dagli stoccaggi a un livello superiore, ai dati medi storici degli anni migliori".