Giovedì 22 Agosto 2024

La polemica interna ai 5 Stelle. Conte risponde a Grillo:: "Dobbiamo guardare al futuro"

La frattura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle si riflette nelle proposte della base per l'assemblea costituente, con divergenze su mandati, simbolo e obiettivi politici. Il futuro del M5S si gioca su una possibile riforma o conservazione dei dogmi originari.

La polemica interna ai 5 Stelle. Conte risponde a Grillo:: "Dobbiamo guardare al futuro"

La frattura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle si riflette nelle proposte della base per l'assemblea costituente, con divergenze su mandati, simbolo e obiettivi politici. Il futuro del M5S si gioca su una possibile riforma o conservazione dei dogmi originari.

Conservare i dogmi originari o riformare il Movimento: la frattura fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte (foto) si riflette nelle proposte che la base sta avanzando in vista dell’assemblea costituente. Oltre un migliaio nelle prime ventiquattro ore di attività della piattaforma online creata ad hoc, una valanga di suggerimenti, idee, commenti che svariano dalla regola sui due mandati alle alleanze, dal simbolo agli obiettivi politici da perseguire. I contributi saranno aggregati per tema e sottoposti a una sottoscrizione per definire quelli prioritari, che poi verranno trasformati in proposte operative da portare in consultazione alla costituente il 19 e 20 ottobre.

Un iter che rappresenta un nuovo bivio per il M5s. "Dobbiamo affrontare questo percorso con coraggio e determinazione, guardando al futuro, senza indugiare in un passato che non ritorna", ha sottolineato Conte nel messaggio con cui ha lanciato il percorso costitutivo. Non cita mai Grillo ma ribadisce una posizione diametralmente opposta a quella del garante, che ha invece esortato la base a considerare "pilastri non negoziabili" il simbolo, il nome del Movimento e il limite di due mandati. "Il Movimento è nato con una forte carica rivoluzionaria, una forte tensione innovativa. È per questo che dobbiamo vivere la nostra parabola politica mettendoci seriamente e radicalmente in discussione", ha aggiunto l’ex premier. Per dirla con la vicecapogruppo alla Camera Vittoria Baldino, "il M5s ha fatto un’evoluzione e insieme è cambiato il Paese", quindi, pur con "eterna gratitudine per Grillo", bisogna chiedersi "se le regole che andavano bene 15 anni fa sono ancora funzionali al Movimento e al Paese di oggi".

A spulciare le proposte, si nota che la gran parte di quelle sui mandati degli eletti punta a una revisione, come sottoporre il terzo mandato a una votazione della base o renderlo a titolo gratuito. Una cinquantina sono sul simbolo del Movimento: c’è chi è contrario a qualsiasi ritocco, chi propone di inserire la dicitura "Conte presidente", e chi contesta la linea del garante. Le esortazioni di Grillo sono state definite invece "parole sante" dall’ex ministro Danilo Toninelli, che intravede "una rottura" tra presidente e fondatore del Movimento: "Temo sia ormai inevitabile". Il momento cruciale sarà l’assemblea di fine ottobre, aperta ai 160-170mila iscritti.