Domenica 30 Giugno 2024
ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

La mattanza dentro casa. Anziani coniugi ammazzati. Il figlio sotto torchio per 12 ore

Il 50enne aveva contratto debiti tali da costringere i genitori a vendere l’abitazione all’asta. Il 75enne aveva il cranio fracassato, lei è stata strangolata. L’uomo, un operaio, ha dato l’allarme.

La mattanza dentro casa. Anziani coniugi ammazzati. Il figlio sotto torchio per 12 ore

La mattanza dentro casa. Anziani coniugi ammazzati. Il figlio sotto torchio per 12 ore

e Tiziana Petrelli

FANO (Pesaro-Urbino)

Uccisi nella stessa casa che avevano perso all’asta alcuni mesi prima. È il duplice omicidio che ha insanguinato ieri Fano in via Fanella e che, al momento, ha i contorni di un giallo. La procura indaga sia sull’autore sia sul movente. Un’anziana coppia di coniugi, Luisa Marconi, 70 anni e Giuseppe (conosciuto come Giorgio) Ricci, 75 anni, ex falegname, hanno perso la vita nella loro abitazione al civico 127.

Il figlio Luca, 50 anni, operaio alla Profilglass, che abita da solo al piano di sopra della palazzina bianca che si affaccia sulla strada, intorno alle 7,30 ha chiamato il 112 dicendo di essere preoccupato perché i genitori non rispondevano: i vigili del fuoco hanno aperto la porta e lì hanno trovato i corpi di Luisa, soffocata forse per strangolamento, e Giuseppe, con la testa fracassata e con segni di difesa sul corpo. Il figlio è stato portato alla centrale di polizia a Fano dagli agenti di polizia della squadra mobile di Pesaro guidati dal dirigente Paolo Badioli e del commissariato. Nel frattempo, nella bifamiliare, la procuratrice di Pesaro Maria Letizia Fucci ha preso parte ai sopralluoghi insieme alla polizia scientifica che si è trattenuta a lungo non solo al piano di sotto, dove è avvenuto il delitto, ma anche al piano di sopra, nell’appartamento del figlio, alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Al commissariato, Luca Ricci è stato sottoposto a un lunghissimo interrogatorio, che si è protratto per oltre 12 ore, interrotto nel pomeriggio solo dal prelievo del dna. E mentre in commissariato veniva a lungo ascoltato non solo il figlio dei coniugi uccisi, ma anche il nipote che la sera precedente il ritrovamento dei corpi si trovava insieme al padre al piano di sopra in attesa di sostenere, la mattina seguente, alcune verifiche scolastiche nell’istituto superiore di Pesaro in cui frequenta il terzo anno. La polizia ha ascoltato anche familiari, parenti e vicini di casa. E per tutta la giornata di ieri, nella bifamiliare di via Fanella, sono proseguite le indagini della scientifica non solo all’interno dell’abitazione ma anche nel piccolo giardino esterno dove, all’interno di un pozzetto, è stato ritrovato un martello che non si esclude possa essere l’arma del delitto.

Sotto la lente degli investigatori c’è anche la situazione finanziaria di Luca Ricci che, stando alle prime ricostruzioni, non è solida. Negli anni aveva accumulato parecchi debiti anche a seguito dell’attività autonoma di cui era titolare e che aveva chiuso anni fa. E i genitori avevano garantito per lui, con la propria casa al piano terra, che poi era finita all’asta a ottobre dello scorso anno. L’appartamento di circa 70 metri quadri era stato venduto subito, per la cifra di 60mila euro, il dieci per cento in meno del prezzo di perizia. La proprietà era già stata trasferita al nuovo proprietario un paio di mesi fa e proprio ieri mattina avevano l’appuntamento con quest’ultimo che, non vedendoli arrivare all’appuntamento, è passato davanti a casa trovando le forze di polizia impegnate nei rilievi. "Nessuno li avrebbe mandati via – commenta l’acquirente –. Ci dovevamo incontrare per definire l’affitto. Sarebbero rimasti lì come affittuari".