La Lega va a testa bassa contro lo sciopero di Cgil e Uil proclamato per il prossimo venerdì. E attacca Landini. "Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l’ennesimo weekend lungo", afferma il partito del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che tre giorni fa aveva minacciato di ricorrere all’arma della precettazione. Insorgono le opposizioni e ne nasce un ping pong polemico. La segretaria del Pd Elly Schlein parla di "provocazioni": "Il governo dimostra di non aver nessun rispetto per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici oltre che delle prerogative delle forze sindacali". Pronta è la controreplica della Lega per la quale "il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma perfino il sindacato rosso deve rispettare le regole".
In attesa del confronto con la Commissione di Garanzia la Filt, il sindacato dei trasporti della Cgil, difende però la legittimità della protesta: "è uno sciopero generale a cui si applicano le normative dello sciopero generale", afferma il segretario del settore dei trasporti della confederazione, Stefano Malorgio. Ma a scatenare le polemiche è stata soprattutto la nota della Lega, la seconda in due giorni, che dopo aver attaccato il leader sindacale sottolinea: "Incredibile mancanza di ragionevolezza della Cgil che ignora perfino l’Abc delle mobilitazioni".