Torino, 7 dicembre 2022 - Sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive dell’Uefa per gli sviluppi del contenzioso relativo alla Superlega, ma anche il rischio di non essere in grado di partecipare al campionato di Serie A e alle competizioni europee. Le possibili conseguenze degli sviluppi dei procedimenti della giustizia ordinaria e sportiva mettono i brividi ai tifosi della Juve. Sono solo potenziali, ma è la stessa società bianconera a mettere in guardia gli azionisti nella Relazione finanziaria al 30 giugno. Il terremoto non si ferma e a Piazza Affari il titolo conclude la seduta in calo del 5,3% a 0,256 euro. Un nuovo faro lo punta la società di revisione Deloitte che dà un "giudizio con rilievi" sulla Relazione finanziaria.
Secondo i revisori "il bilancio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo al 30 giugno 2022". Tuttavia ci sono rilievi che non riguardano le plusvalenze, ma le manovre sugli stipendi, al centro dell’inchiesta di Torino sui conti bianconeri insieme alle presunte plusvalenze artificiali. La conseguenza – spiegano – è che la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 risultano sovrastimati rispettivamente di 44 milioni e di 5 milioni. Al contrario la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 risulta sottostimata di 21 milioni, mentre il patrimonio netto alla stessa data è sovrastimato di 49 milioni e all’1 luglio 2020 di 28 milioni. L’altro rilievo riguarda i rapporti tra la Juve e "un’altra squadra di calcio". Solo oggi – scrivono i revisori – abbiamo ricevuto risposta alla richiesta di informazioni inoltrate a tale società che evidenzia partite a credito per fatture da emettere nei confronti della Juventus per 3 milioni, che non risultano nelle registrazioni contabili dell’emittente.