Giovedì 31 Ottobre 2024
GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

La dinastia Berlusconi: mano nella mano con Marina, la legittimazione di Marta Fascina

I due fratelli maggiori prenderanno le redini dell’impero lasciato dal Cavaliere. Pier Silvio ai dipendenti: "Torniamo subito un’azienda piena di energia, come mio padre"

Da sinistra, Luigi Berlusconi, Marina Berlusconi e Marta Fascina, che si tengono per mano

Da sinistra, Luigi Berlusconi, Marina Berlusconi e Marta Fascina, che si tengono per mano

Milano – L’immagine che sembra raccontare meglio di ogni retroscena quelli che saranno gli equilibri interni alla famiglia di Silvio Berlusconi arriva proprio nel giorno dell’ultimo saluto all’imprenditore e al politico che ha segnato gli ultimi 40 anni della storia patria. Poco o nulla di casuale: in occasioni come queste la forma è sostanza, etichetta e politica sono tutt’uno.

Si tratta di un’immagine pubblica e ripetuta, perché accade e riaccade in almeno due occasioni: Marina e Pier Silvio Berlusconi mano nella mano con Marta Fascina. Accade all’inizio della cerimonia funebre e riaccade alla fine, sempre sul sagrato del Duomo di Milano, all’ingresso e all’uscita dalla cattedrale. I primi due figli dell’ex presidente del Consiglio nonché padre fondatore di Forza Italia e la sua ultima compagna. Una legittimazione per Fascina. Perché negli ultimi anni sono stati proprio Marina e Pier Silvio a veder crescere le proprie responsabilità nella gestione degli affari di famiglia. La prima è presidente della Fininvest e del Gruppo Mondadori. Il secondo è amministratore delegato di Mediaset e già ieri, dopo i funerali, è andato nel quartier generale dell’emittente, a Cologno Monzese, per ringraziare i dipendenti dell’affetto nei confronti del padre ma anche per dare la carica: "Da domani (oggi ndr) facciamo un click e torniamo ad essere un’azienda viva, piena di energia e forza, come è stata tutta la vita di mio padre".

Ora, accanto ai due figli maggiori, in un momento tanto importante, ecco Fascina. Sembra una conferma del ruolo di primo piano che la deputata 33enne è destinata a ricoprire soprattutto in Forza Italia. Un messaggio ai non pochi malpancisti che, secondo le indiscrezioni, starebbero valutando l’approdo in altri partiti del centrodestra non solo per una mancanza di fiducia nelle prospettiva di una Forza Italia indebitata e rimasta orfana di padre, ma anche perché infastiditi dalla rapida ascesa di Fascina. Un film visto altre volte, a dire il vero. A dispetto delle voci che soprattutto nei mesi scorsi la volevano e la davano fuori dalle grazie di Marina, Fascina è arrivata in Duomo insieme agli stretti famigliari del Cavaliere. E in chiesa sedeva in prima fila, la stessa riservata a Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, e ai suoi cinque eredi: Barbara, Eleonora e Luigi, il più piccolo, oltre a Marina e Pier Silvio, ovviamente.

Subito dietro, Veronica Lario, seconda moglie di Silvio Berlusconi, le nuore Silvia Toffanin e Federica Fumagalli, i nipoti, e i genitori della Fascina. Quindi i fedelissimi del Cavaliere, quelli che lo hanno seguito in ogni sua avventura, dall’edilizia alla tv, dal calcio alla politica: Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Adriano Galliani. Unica assente la prima moglie: Carla Elvira Dall’Oglio, madre di Marina e Piersilvio, che però per l’ex marito ha avuto parole al miele, quelle messe nere su bianco in un necrologio pubblicato l’altro ieri. Da capire se il ruolo – in ascesa – di Fascina possa creare collisioni con i figli di secondo letto di Berlusconi, quelli avuti dalla Lario. Certo è che ieri la dinastia berlusconiana ha dato sfoggio di unità. Elegantissime coi loro chignon, Marta e Marina. In veletta Eleonora. Coi capelli sciolti e un cerchietto gioiello Barbara. Più sportivo Pier Silvio, in giacca e camicia blu e jeans.