Lunedì 10 Marzo 2025
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

La caduta in pista. Muore sciatore di 18 anni: "Un volo di settanta metri"

Discesa sullo Zoncolan, Marco Degli Uomini è deceduto dopo 24 ore di agonia. Tra i primi soccorritori forse anche la madre, primario dei servizi di emergenza. Il ragazzo era stato anche campione italiano juniores di pattinaggio.

Marco Degli Uomini aveva compiuto da poco 18 anni

Marco Degli Uomini aveva compiuto da poco 18 anni

Ennesima tragedia per un giovane sciatore italiano, il diciottenne Marco Degli Uomini, di Tolmezzo, che dopo ventiquattro ore di agonia è deceduto per le gravissime ferite riportate cadendo durante una discesa di allenamento sulla pista 2 del Monte Zoncolan, rinomata stazione sciistica – e mitica salita per il ciclismo – della provincia di Udine. Sabato mattina di buon’ora, poco dopo le 7.30, Marco ha iniziato il suo allenamento perché avrebbe dovuto essere di lì a poco l’apripista del Supergigante valido per il titolo ragazzi del Comitato friulano della Federsci che si sarebbe dovuto correre sulla pista 1. Un impegno tranquillo per il ragazzo, che il 23 febbraio aveva corso a Folgaria la sua ultima gara. E invece a metà della discesa qualcosa è andato storto: Marco ha affrontato un dosso prima di un tratto ripido perdendo l’equilibrio e volando per diverse decine di metri verso l’esterno della pista, battendo prima contro la neve dura e poi impigliandosi nelle reti di recinzione.

Alcuni testimoni hanno parlato di un salto di circa 70 metri che sarebbe stato fatale anche per sciatori più esperti. I soccorsi sono stati immediati e il giovane sembrava rispondere alle manovre effettuate da un medico rianimatore che era sul posto e dalla squadra del Suem di Pieve di Cadore, intervenuta con un elicottero (quello più vicino era già impegnato). Ha anche parlato con il sanitario. Preso a bordo, è stato trasportato all’ospedale di Tolmezzo in condizioni gravi: fratture alle gambe, a un polso e a una clavicola, lesione al bacino e forte trauma cranico. Il recupero nelle reti è stato anch’esso difficile e ha comportato il taglio della recinzione.

All’ospedale tolmezzino il ragazzo è stato operato e sembrava potersela cavare, ma le sue condizioni sono poi precipitate ed è stato necessario il trasporto al più efficiente ospedale di Santa Maria della Misericordia a Udine. Ma purtroppo Marco non si è ripreso e ieri mattina è avvenuto il decesso senza che i medici potessero fare nulla. Le fratture avrebbero portato a un’emorragia interna fatale. Marco è così deceduto con al capezzale i genitori distrutti, il padre Angelo e la madre Cristina Barbarino, dottoressa responsabile del Suem: qualcuno ha indicato lei come il medico intervenuto con l’elicottero, ma senza conferme ufficiali. La procura di Udine ha comunque aperto un fascicolo per chiarire dinamica e soccorsi e affiderà l’incarico per l’autopsia.

Marco, da poco maggiorenne, frequentava l’istituto Paschini Linussio di Tolmezzo e gareggiava per lo Sci Club Monte Dauda di Zuglio (Udine); era un atleta polivalente, disputava infatti tutte e quattro le discipline (speciale, gigante, super G e discesa). Ma aveva anche la passione del pattinaggio: era stato campione italiano juniores di short track con lo Skating Club Pontebba. Voleva anche fare il maestro di sci. Gli amici l’hanno ricordato con un commovente post. Il Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia ha sospeso ogni competizione fino al giorno dei funerali.

Si tratta del secondo incidente mortale sulle piste dello Zoncolan in quindici giorni; la precedente vittima era stata un sessantottenne turista ceco caduto durante una discesa su una roccia senza casco. Ma la giovane età della vittima ricorda la tragedia del 22 febbraio a Cortina quando un turista inglese quattordicenne morì sul colpo finendo contro un albero sotto gli occhi dei genitori.