Mercoledì 29 Gennaio 2025
GIOVANNI ROSSI
Cronaca

La caduta di un campione. Alcol, risse e ora droga. Arrestato Nainggolan

L’accusa in Belgio: fece arrivare cocaina dal Sud America al porto di Anversa. Il 36enne ex Cagliari, Roma e Inter interrogato. La difesa: "Sono innocente". Era appena tornato a giocare nelle Fiandre (serie B) con un gol da urlo all’esordio.

Il calciatore belga Radja Nainggolan, 36 anni, con la maglia della Roma nel 2013

Il calciatore belga Radja Nainggolan, 36 anni, con la maglia della Roma nel 2013

Fa più mattane che tatuaggi (e i tatuaggi sono tanti), ma l’ultima disavventura di Radja Nainggolan segna un drammatico salto nel vuoto. Il 36enne calciatore belga già centrocampista di Cagliari, Roma, Inter, Spal e colonna della nazionale belga, è agli arresti ad Anversa per traffico internazionale di stupefacenti assieme ad altre 15 persone. "Nega qualsiasi coinvolgimento", fa sapere il suo avvocato Omar Soudi. Il Ninja di padre indonesiano (fuggito di casa) e mamma fiamminga, affezionato ai guai ma sempre a cresta alta, stavolta è alle prese con qualcosa di terribile, fuori dal repertorio certificato di liti familiari, fumo in ritiro, nottate in discoteca, gioco d’azzardo, svapate in panchina, guida da ubriaco o senza patente (vedi primo arresto, nel 2022).

Al Lokeren-Temse, nella serie B belga (dove Nainggolan ha debuttato venerdì segnando un gol direttamente dal calcio d’angolo), le bocche sono cucite in ossequio alla presunzione di innocenza. Inimmaginabile il motivo dell’assenza all’allenamento mattutino. Poi siti e telegiornali svelano la notizia che inquieta l’intero calcio belga. Perché il Ninja non solo è simbolo di irriducibilità agonistica: è anche noto per meritorie attività di beneficenza. Portando regali, magliette e cimeli ai bambini più sfortunati come ad Anversa e Cagliari.

La presunta partecipazione al narcotraffico sarà vagliata dal gip che dovrà decidere a stretto giro se convalidare l’arresto. Trenta le perquisizioni tra Anversa e Bruxelles con sequestri di rilievo: 2,7 chili di cocaina, due giubbotti antiproiettile e molteplici armi. Rinvenuti anche 370 mila euro in contanti, oltre a gioielli e orologi di lusso (due dei quali stimati 360 mila euro). Sequestrati anche un centinaio di monete d’oro per un valore di 116 mila euro, diversi oggetti di lusso e 14 veicoli (tra cui la Smart del giocatore). E sulla stampa belga viene ricordata la condanna per droga negli Stati Uniti di uno dei soci storici di Radja. Attinenza con il caso odierno: zero. Tuttavia il parallelismo rende l’idea del clima. Sembrano invece rispondere a verità le frequentazioni del Ninja con persone legate a droga e spaccio. Ma si sa che il calciatore ha una certa affinità con notti e albe. Il procuratore Julien Moinil non offre dettagli: "L’inchiesta si basa su presunti fatti di importazione di cocaina dal Sud America al porto di Anversa e distribuzione in Belgio. Nel rispetto della presunzione di innocenza non saranno fornite altre informazioni".

Per ora nessuna reazione dall’ex moglie Claudia, più tatuata di lui e sempre allineata almeno fino alla fine della relazione. Tra i tanti ex compagni di squadra del Ninja l’incredulità è la reazione prevalente. Perché lui è "un matto vero" (copyright dell’ex romanista Kostas Manolas), ed è pure "un ’delinquente’, uno che se gli metti davanti 7-8 shottini se li scola tutti" (storico esempio dell’ex ds giallorosso Walter Sabatini), ma un conto è impersonare il calciatore sregolato, un conto è immaginare tanta sostanza agonistica impegnata nel narcotraffico internazionale. Forse si spiega così la storia pubblicata su Instagram dalla sorella gemella Riana, calciatrice e giocatrice di calcio a 5, nota anche come attivista Lgbtq: un Nainggolan in versione Al Pacino Scarface. L’ironica iperbole a molti piace, ad altri no. Così la foto viene cancellata in attesa di novità. L’avvocato di Nainggolan recita da ottimista: "Mi aspetto che il mio cliente torni in campo il prima possibile. È menzionato nel fascicolo ma non ancora accusato. La polizia lo ha interrogato molto adeguatamente. Ha collaborato bene e ha risposto alle domande. Deciderà il gip se rivederlo". Ma intanto sui social le tifoserie inferiscono.