Concita
Borrelli
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.
E per tal motivo chiedo danni. Perché tu mi hai abbandonato. Sedotto, sfruttato ed abbandonato. Me, uomo di denaro difficile da contabilizzare, uomo che tutto posso, almeno così credevo. Ebbene sì, questa volta è proprio un maschio ad urlare alla Giustizia che una femmina, bellissima e giovanissima, ha sfruttato il suo status di petroliere che nulla le ha fatto mancare, anche l’upgrade perché viaggiasse più comoda. E, consapevole dello scandalo, io sottoscrivo che non hai ricambiato. Peggio: oggi mi denunci per stalking che potrei così compromettere la tua serenità e la carriera di showgirl. Ti ho molto telefonato, ti ho molto scritto.
E allora? Un uomo che ti offre tanto avrà pur diritto di capire cosa ti passa per la testa. Un uomo che, in pochi mesi di fidanzamento, ti fa vivere in un appartamento al centro di Milano e ti manda a Disneyland con una tua amica perché lo sognavate da sempre, vorrà pur capire perché gli hai fatto vivere il lockdown da separati in casa.
Bonas sei bonas e non solo per Bonolis ed il suo programma. So bene che hai solo ventidue anni e la vita ti sorride. Ma io ti ho amato al punto che oltre Cartier e Bulgari, pure una lavatrice ti ho comprato. E la rivoglio insieme a un milione e cinquecento circa di euro di risarcimento! Ora mi dirai che la Land Rover, dono di compleanno, me l’hai restituita, ma io so perché! Non ti occorre più. Nella tua vita si è fatto Avanti un altro con l’upgrade già pronto: un autista. Ecco. Certamente, ora, hai un autista a disposizione h24. Perché, mio ex amore biondo e perfetto, noi uomini mediorientali e planetari, non ci dormiamo la notte per gambe e seni come i tuoi. Occhi i tuoi da annegarci e sguardi incantati altrui su qualcosa che ci appartiene. Quale amore? Che si sappia dalle tue parti come dalle mie: noi paghiamo, voi vi fate pagare. Ma la merce ce la dovete!