Venerdì 22 Novembre 2024
LUCA BOLOGNINI
Cronaca

L'immunologo Le Foche: "L’Italia si adegui, la pandemia è alla fine"

L’immunologo Le Foche: "Nel nostro Paese il virus ormai circola sempre meno, all’aperto rispettiamo le regole e togliamo le mascherine"

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"L’Italia farebbe bene a seguire le nuove linee guida sui tamponi dell’Oms". Per Francesco Le Foche, responsabile del day hospital di immunoinfettivologia del policlinico Umberto I, il nostro Paese sta vivendo la coda dell’epidemia e quindi l’orientamento dell’Organizzazione mondiale della sanità è più che condivisibile.

Professore, cosa cambia per noi?

"Ogni nazione dovrà valutare i suggerimenti dell’Oms. Se per l’Italia è uno scenario applicabile, altri Stati come Brasile, India o America dovrebbero essere più cauti".

Quindi il Sars-Cov-2 nel nostro Paese circola meno?

"Il ricircolo sociale del virus è basso. I tamponi sono quasi sempre negativi e anche chi è positivo ha una carica virale così scarsa spesso non è più in grado di contagiare. Ma bisogna mantenere l’allerta, perché qualche piccolo focolaio può sempre accendersi".

Le nostre linee guida attuali sono troppo drastiche?

"Sono state adottate un po’ di tempo fa e non rispettano pienamente l’andamento della pandemia".

Possiamo fidarci dell’Oms? L’organizzazione è stata accusata più volte di aver cambiato idea troppo in fretta.

"È l’organo di eccellenza per quanto riguarda la sanità e dobbiamo tenere conto delle sue indicazioni. Poi abbiamo tutti gli strumenti per fare le nostre valutazioni".

È ora di dire addio alle mascherine?

"Negli ambienti chiusi è ancora prematuro smettere di usare questi dispositivo. All’aperto, visto che le temperature si stanno alzando e che la quantità di virus che circola è scarsa, potremmo iniziare a pensare di togliere le mascherine. Chi fa sport all’aperto, ad esempio, è assurdo che le indossi. Il tutto, ovviamente, deve avvenire nel rispetto delle più basilari regole dell’educazione civica. Il liberi tutti non è un’opzione".

E allo stadio quando si potrà tornare?

"Saremo pronti con l’inizio della prossima stagione. Adesso sarebbe prematuro".

Il distanziamento sociale ha i giorni contati?

"Dobbiamo imparare a convivere con il virus, senza essere frettolosi, finché non ci sarà un vaccino. Dobbiamo accettare il rischio, un po’ come quando ci mettiamo al volante o attraversiamo la strada".