Roma, 22 luglio 2022 - Il mare della Sicilia, con gli splendidi scenari di Catania, Noto e Taormina, l'isola di Capri, la costiera amalfitana, Maratea, Panarea, ma soprattutto Reggio Calabria. Le vacanze in Italia di Vanessa Bryant, la moglie del mito Nba Kobe Bryant, scomparso il 26 gennaio 2020 insieme alla figlia Gianna in un tragico incidente in elicottero, stanno incrociando anche luoghi simbolo del Black Mamba italiano. Non solo mare e sole in compagnia delle figlie: la vedova di Kobe infatti ha fatto tappa anche nella città dove la stella dei Los Angeles Lakers ha iniziato a giocare a basket: Reggio Calabria.
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Il giovane Kobe era legatissimo al nostro Paese, non solo perché fra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia è cresciuto seguendo le avventure da giocatore professionista del padre Joe, ma perché qui in Italia ha conosciuto, abbracciato ed iniziato ad amare quella che sarebbe diventata molto più di una passione. Una vera ossessione: la pallacanestro. A due anni e mezzo dalla sua scomparsa, la moglie Vanessa ha deciso di portare qui le figlie Natalia Diamante, Bianka Bella e Capri Kobe in quello che in parte assomiglia a un pellegrinaggio, un gesto di devozione verso il marito. "Qui mio marito ha vissuto quando aveva circa 8 anni", ha scritto Vanessa su Instagram, postando le foto di Bianka Bella e Capri nel corso Giuseppe Garibaldi del capoluogo calabrese, ma anche alcuni scatti del Lungomare Falcomatà.
Il padre di Kobe ha giocato a Reggio Calabria in maglia Viola fra il 1986 e il 1987. Un anno speciale per Kobe, che nella città dello stretto, quando aveva circa 8 anni, ha iniziato davvero a giocare a basket. Celebri le sue esibizioni durante gli intervalli delle partite della Viola, con gli spettatori del PalaPentimele incuriositi e poi immediatamente attratti da quel ragazzino che da quella palla a spicchi non voleva staccarsi proprio mai.
Il mito del Black Mamba non smette di essere celebrato, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. L'ultimo a farlo è stato Klay Thompson. Il tirato dei Golden State Warriors, freschi campioni Nba, ha ritirato l'Espy Award 2022 alla voce 'Best Comeback'. Rientrato da un duplice infortunio al ginocchio e al tendine d'Achille che ne aveva messo a rischio la carriera, Thompson una volta ritirato il premio ha parlato di Kobe e della moglie Vanessa: "Vorrei ringraziare la famiglia Bryant, Vanessa e le tre bellissime ragazze. Non so se Vanessa ci sta guardando, ma vorrei dire che noi pensiamo a Kobe e Gigi ogni giorno". Non solo tu, caro Klay. Anche noi dall'Italia ci pensiamo ogni giorno.