Domenica 22 Dicembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Guerra in Ucraina, killer e stupratori al fronte: Putin arruola nelle galere

E schiera le ’truppe di sbarramento’: "Se i soldati non combattono, sparategli"

Dopo i mercenari putiniani della compagnia Wagner, che reclutano nelle prigioni russe da inizio luglio, anche le forze armate russe potranno farlo. La legge 546749-7 varata dalla Duma il 27 ottobre, è stata firmata da Putin ieri. La legge prevede che la coscrizione per il servizio militare nell’ambito della mobilitazione potrà riguardare i cittadini con una condanna non cancellata o in sospeso per reati gravi. Non ci sono limiti di pena e le sole eccezioni sono in caso di condanne per tradimento, spionaggio, presa del potere violenta, rapimento, ribellione armata, terrorismo nonché per reati di matrice sessuale nei confronti di minori. Esclusi anche i condannati per omicidio o tentato omicidio di un funzionario governativo, dirottamento di un aereo e manipolazione illegale di materiali nucleari e sostanze radioattive. Assassini e stupratori di maggiorenni vanno benissimo.

Vladimir Putin (Ansa)
Vladimir Putin (Ansa)

Putin ha dichiarato che, con la mobilitazione da lui ordinata per l’Ucraina, sono state arruolate 318mila persone, ovvero i 300mila riservisti già annunciati dal ministro della Difesa, Sergey Shoigu, e 18mila volontari. Secondo il presidente russo, in 49mila sono già al fronte. Sono numeri che anche se fossero confermati non bastano alle forze armate russe, che hanno bisogno di più uomini da mandare in guerra come carne da cannone. Wagner ha intrapreso da tempo questa strada con il suo fondatore Yevgeny Prigozhin impegnato personalmente in un tour nelle carceri russe per trovare volontari. Dalla prigione Yablonevka di San Pietroburgo alla colonia penale numero 8 di Tambov, da Smolensk a Komi, da Saratov a Pskov e alle lontane Tatarstan e Celyabinsk, la Wagner ha effettuato ripetute proposte di reclutamento.

Ai carcerati è stata proposta una paga mensile di 1.628 euro (aumentabile a 3.250 in caso di riafferma) e un decreto amnistia dopo sei mesi, se ancora vivi. Da notare che la paga di un soldato russo normalmente arruolato è circa 400 euro. Ai detenuti che entrassero nella Wagner è stato anche promesso che l’equivalente della paga di sei mesi sarebbe data alla famiglia in caso di decesso, mentre se feriti, si avrebbe diritto all’amnistia. Chi tentasse di tradire, di arrendersi o usasse droghe, sarebbe però passibile di morte. Gli esperti dell’intelligence di Londra ieri hanno osservato nel loro bollettino quotidiano che probabilmente i generali russi hanno chiesto ai loro comandanti di usare le armi contro i disertori, autorizzando eventualmente anche la fucilazione. Per questo Mosca ha iniziato schierare al fronte le cosiddette "truppe di sbarramento" o "unità di blocco", il cui compito è quello di costringere i sodati a combattere con la minaccia di ucciderli se tentano la ritirata. Secondo Olga Romanova, presidente dell’organizzazione non governativa ’Russia oltre le sbarre’, che si occupa dei diritti civili dei detenuti, Wagner avrebbe reclutato nelle carceri da 7 a 11mila detenuti, ma il numero è incerto perché ufficialmente l’attività era illegale fino all’approvazione della legge firmata da Putin.