Lunedì 2 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Piantedosi: “Key box illegale”. Turismo breve, il ministero vieta il check-in fai da te

Con una nuova circolare il Viminale chiarisce infatti che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge

Venezia, 2 dicembre 2024 – Affitti brevi, arriva la stretta sulle sempre più usate key box e pulsantiere, utilizzate per consentire ai turisti di procedere con il self check-in quando si arriva in un appartamento, senza la presenza del gestore.

Con una nuova circolare il Viminale chiarisce infatti che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l’obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d’identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive.

Piantedosi a Venezia, protesta in barca dei centri sociali
Attivisti del Laboratorio Occupato Morion e della rete "A pieno regime" di Venezia hanno inscenato una protesta acque contro la presenza nella città lagunare del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. L'iniziativa è avvenuta in Canal Grande, sotto le finestre di Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale veneta, sotto lo sguardo delle forze dell'ordine. I manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e issato striscioni contro "Piantedosi ministro della Paura" e "No al ddl sicurezza". ANSA/US GLOBAL PROJECT +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

In particolar modo, sottolinea il ministero dell’Interno “alla luce della intensificazione del fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale, legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese”, anche in vista delle celebrazioni del Giubileo, che secondo le stime porterà in Italia 30-35 milioni di turisti, e “tenuto conto dell’evoluzione della difficile situazione internazionale, emerge la necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose ero legate a organizzazioni criminali o terroristiche”.

Nella circolare si legge che “la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti", non esclude il rischio che “dopo l’invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla Questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività”.

Le parole del ministro Piantedosi

“Io credo che sia un modello da superare perché è molto critico anche in termini di rispetto della normativa che impone una effettività del riconoscimento della persona che poi accede al servizio alberghiero”, ha spiegato il ministro Matteo Piantedosi al termine di una riunione nella sede della Prefettura di Venezia dove ha annunciato anche l’arrivo di 120 nuovi agenti delle forze dell’ordine (e altri 130 a Verona). E ha ricordato che "ci sono episodi che testimoniano che viene utilizzato per eludere la completa applicazione della norma”.

Concorda sulla circolare la ministra del Turismo Daniela Santanchè: “Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori”. Anche la stessa Airbnb nei giorni scorsi dal palco dell’assemblea Anci di Torino aveva detto di voler supportare le città - come Firenze, Roma e Venezia - nei loro sforzi per promuovere l’ospitalità di persona.