Martedì 16 Luglio 2024
VIVIANA PONCHIA
Cronaca

Kate e la lotta al cancro: "Un’equipe italiana partita dal Gemelli ha operato la principessa"

La rivelazione di Gente: scelse l’eccellenza mondiale. Nessuna smentita "E re Carlo è fiacco: soffre di dolori alle ossa che non gli lasciano tregua".

Kate e la lotta al cancro: "Un’equipe italiana partita dal Gemelli ha operato la principessa"

Kate e la lotta al cancro: "Un’equipe italiana partita dal Gemelli ha operato la principessa"

Il silenzio della convalescenza di Kate Middtleton è rotto da una nuova indiscrezione: lo scorso gennaio la principessa sarebbe stata operata da un’equipe del Policlinico Gemelli. Alla London Clinic, come dalla stessa confermato, ma da una squadra in trasferta di eccellenze italiane. Lo anticipa Gente, mentre dalla Gran Bretagna non arrivano conferme ufficiali perché ormai questa è la regola: fino alla prossima buona notizia, della salute dei reali non si parla più. E quindi nemmeno un accenno alla storia parallela di re Carlo III, che secondo le fonti di palazzo del settimanale sarebbe duramente provato dai dolori alle ossa malgrado le rassicurazioni di Buckingham Palace e l’annuncio al ritorno agli impegni pubblici. Che la vita dell’eventuale futura regina possa essere stata affidata alle mani di un team romano non deve stupire, perché il Gemelli da anni svetta nella classifica dei migliori ospedali al mondo per specialità redatta da Newsweek in collaborazione con Statista. Tra i fiori all’occhiello ci sono proprio il reparto di ginecologia (primo in Italia e settimo a livello planetario) e quello di gastroenterologia (primo in Italia, secondo in Europa, ottavo al mondo).

Appena fu resa nota la notizia dell’operazione arrivò l’interpretazione di Giampaolo Tortora, direttore del Cancer Center del Policlinico e professore di oncologia medica all’Università Cattolica. Il professore parlava per ipotesi, per carità: "I dati che conosciamo sono pochi, ma se è stato effettuato l’intervento chirurgico possiamo immaginare che la malattia fosse a uno stadio iniziale. Si può pensare che la neoplasia sia localizzata nell’area addominale e abbia colpito organi di pertinenza ginecologica come ovaio o utero, o dell’apparato digerente come il colon". Sempre per ipotesi chiosava Giovanni Scambia, ginecologo, oncologo e direttore scientifico del Gemelli: "Se si tratta di una neoplasia addominale, va ricordato che le terapie per i tumori in quell’area sono molto migliorate ed efficaci e una buona parte delle pazienti guarisce". Non proprio un bollettino, ma osservazioni fin troppo pertinenti per chi lavora nel luogo dove "si cura la salute femminile a 360 gradi, dall’adolescenza alla menopausa passando per la gravidanza".

Per la principessa, che il 23 marzo annunciava in un video di avere un tumore e di essere agli inizi della chemioterapia preventiva, niente di meno del meglio. "Sto bene – rassicurava seduta su una panchina, magra magra nella maglia da marinaretto –. Divento ogni giorno più forte e mi concentro sulle cose che mi aiuteranno a guarire la mente, il corpo, lo spirito". Da quel momento la stampa inglese si è concentrata sulle bizze di Harry e Meghan o su Sophie, duchessa di Edimburgo, sbattuta in missione in Ucraina come supplente dei membri di punta. E ha religiosamente osservato la richiesta di privacy della famiglia reale, lasciando la principessa alla sua annunciata eclissi di tre mesi e il resto del mondo a cercare nuovi dettagli. I piccoli di casa Windsor vengono lanciati garbatamente sui social a turno a prendersi gli auguri di compleanno. Louis che compie sei anni e Charlotte che a ruota ne fa nove strappano alla loro mamma un "grazie a tutti per i gentili messaggi". Il popolo in apprensione si deve accontentare di questo.