di Giampaolo Pioli
Non ha attraversato il confine tra Usa e Messico, ma lo ha solo sorvolato col suo aereo presidenziale per arrivare in Guatemala e in altri paesi della regione con un messaggio chiaro e duro per i migranti clandestini: "Non venite negli Stati Uniti perché noi continueremo ad applicare le nostre leggi. E se venite sarete respinti e rispediti indietro. Non lasciate le vostre comunità, gli aiuti stanno arrivando. Ma non venite".
Sembrano, a tratti, le parole di Trump. Invece, a pronunciarle con fermezza, è stata la vice-presidente democratica Kamala Harris nel suo primo viaggio all’estero. E lo ha detto davanti al presidente guatemalteco e a quello messicano, invitandoli a trattenere le grandi masse di migranti soprattutto formate da giovani e bambini che lasciano le zone della violenza della miseria e della droga per tentare di entrare in Usa con ogni mezzo. Ma le parole della Harris, che rappresenta l’ala più a sinistra dell’amministrazione, in realtà sono state prese molto male dai leader più liberal del partito democratico come la deputata Ocasio-Cortez che, riferendosi alle operazioni statunitensi in Centro America e in America Latina, ha detto: "Per decenni gli Stati Uniti hanno appoggiato governi corrotti e golpisti. Non possiamo incendiare la casa di qualcuno e poi incolparlo perché fugge". Ma anche i repubblicani attaccano la Harris perché non ha voluto toccare con mano la grave crisi al confine che, sostengono, "Biden ha contribuito a peggiorare non a risolvere". Ma Kamala non si è scomposta: "Sono venuta in Guatemala e Messico per risolvere il problema alle origini con aiuti che stanno per arrivare, e che dovranno fornire soluzioni di lungo termine. Non ci sarà una soluzione rapida o un ritorno immediato ma assisteremo a dei progressi".
Ad aprile sono entrati in Usa oltre 178mila migranti, oltre il 40% da Honduras, Guatemala e Salvador. Se col presidente messicano Lopez Obrador la Harris ha già firmato un accordo di cooperazione (Biden ha destinato oltre 4 miliardi di dollari per creare lavoro e sviluppo nei paesi centroamericani), i rapporti diplomatici però sono assai più difficile con Nicaragua, Honduras e Salvador. La Harris vuole ricucire col Messico che non è un fan di Biden, ma soprattutto conta di puntare sugli aiuti diretti e sulla donazione di vaccini per migliorare i rapporti.