Bologna, 29 aprile 2023 – Nella fattoria di Jessica Vaccari, sull’Appennino bolognese, le capre - razza camosciata delle Alpi - sembrano da esposizione. Il manto lucido, gli occhi intelligenti.
“Sono gli animali che più si assomigliano al cane”, dice la padrona di casa, 28 anni, volto da Instagram ma tempra da pastore. Una passione fin da piccola per questo lavoro ma anche una grande tenacia. “Sto cercando qualcuno che ci aiuti nella stalla, non è facile”, ammette.
Il post di Jessica
Jessica Vaccari, giovane mamma pastore
Perché bisogna distinguere: l’infatuazione per una vita da cartolina passa, la passione vera cresce e si irrobustisce. Imparando a fare gincana tra i problemi e la burocrazia, che prova a intralciarti ad ogni passo.
Ma Jessica, che dalla pianura bolognese nel 2016 ha deciso di trasferirsi nella terra dei nonni, a San Benedetto Val di Sambro, ha una grande tenacia e ha resistito. Oggi è mamma, la piccola ha tre anni e il ritmo delle giornate tra la casetta di legno e la stalla è ancora più di corsa. Eppure lei ha una calma invidiabile e appare felice.
Clicca sulla foto per sfogliare la gallery
“Io pastore, così difendo le mie capre dai lupi”
Della sua tempra si è accorto anche il lupo. “Mi ha sbranato un maschio, era il 2019, lo ha azzannato. Ho tentato di cacciarlo, niente da fare. Allora l’ho inseguito con l’auto e finalmente ha lasciato la preda. Ma purtroppo l’animale aveva ferite troppo gravi, il veterinario ha deciso di abbatterlo”.
Jessica ha trovato un sistema per difendere le sue caprette. Sorride diretta: “L’unico modo per convivere con il lupo è chiudere gli animali nella stalla, non ci sono alternative. Li vedo girare qua attorno anche alle 7 e mezzo del mattino. Per questo, dopo l’episodio iniziale, ho proprio cambiato il modo di gestire l’allevamento. Lascio uscire le mie caprette soltanto quando le posso sorvegliare. E naturalmente faccio la stessa cosa con la mia bambina”.