Martedì 13 Agosto 2024
GIANNI ANGELUCCI
Cronaca

Jesi, la casa del fioretto. La lunga tradizione a cinque cerchi

È il club più medagliato al mondo nella disciplina .

Jesi, la casa del fioretto. La lunga tradizione a cinque cerchi

In foto, Alice Volpi durante la semifinale del fioretto a squadre femminile

JESI (Ancona)

Il primo riconoscimento dal resto d’Europa era arrivato – un po’ in ritardo, ma non è mai troppo tardi – dieci anni fa: ’Jesi città europea dello sport 2014’ l’insegna orgogliosamente esposta ai quattro ingressi della città. Un riconoscimento di sicuro non legato a calcio, basket o pallavolo, ma alla scherma. E alla valanga di medaglie conquistate negli anni dagli atleti del club Scherma Jesi: da Stefano Cerioni attuale d.t. della nazionale (Seoul 1988) a Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca.

A Parigi 2024 le medaglie sono arrivate lo stesso, secondo tradizione, anche se non del metallo auspicato e in parte pronosticato. Due argenti nel fioretto a squadre con Tommaso Marini e Alice Volpi della ‘scuola’ jesina. "Complimenti a loro e a tutti gli jesini al seguito della nazionale – dice il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – il commissario tecnico Stefano Cerioni, Giovanna Trillini e Annalisa Coltorti per aver regalato ancora una volte medaglie olimpiche all’Italia e alla città di Jesi confermando la tradizione della scuola jesina, una scuola da tempo aperta a tanti atleti provenienti da ogni parte d’Italia".

Attualmente il Club, il più medagliato al mondo nel fioretto, vanta un centinaio di iscritti provenienti da tutta la provincia. Da anni il palazzetto di Via Solazzi è sede del ritiro delle nazionali maschile e femminile di fioretto, a breve sarà completata la nuova e modernissima struttura nei pressi della cittadella dello sport. A quando un’altra Giovanna Trillini? "Non so e non ha importanza, basta che porti delle altre medaglie dalle prossime olimpiadi..." dice la stessa Trillini.

Jesi, quarantamila anime, è la città della scherma e nella bocca di tutti spunta sempre un nome: Ezio Triccoli. "Ogni volta che saliremo in pedana il primo pensiero sarà per te, Maestro", la promessa quasi una preghiera, sguardo al cielo, delle fiorettiste jesine al momento di gareggiare sulle pedane dei cinque continenti. Perché Ezio Triccoli (scomparso nel 1996) era il Maestro che ha saputo trasformare tanti ragazzi e ragazze ‘normali’ in campioni col fioretto. Pensate che Valentina Vezzali nella palestra di Via Solazzi era andata solo per accompagnare la sorella maggiore Nathalie o che Elisa Di Francisca aveva smesso di salire in pedana ancor prima di cominciare. "Sì, lui era il Maestro – racconta Giovanna Trillini - cercava in tutte noi la perfezione e aveva la capacità unica di tirare fuori da ognuna di noi il meglio, rispettando le nostre personalità". Le ragazze e i ragazzi del Club Scherma hanno vinto talmente tanto negli ultimi 40 anni da riempire le bacheche del Coni di medaglie. Pazienza se quest’anno a Jesi non è arrivato l’oro, ma solo l’argento.