Roma, 18 ottobre 2023 - L'Italia reintroduce i controlli al confine con la Slovenia, come misura di "prevenzione del terrorismo e della criminalità organizzata". "L'intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell'Europa, in particolare dopo l'attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all'interno dell'Unione – si legge in una nota di Palazzo Chigi, che annuncia la decisione –. Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l'Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022)".
"Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall'inizio dell'anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale – viene ancora specificato –. "Questo scenario, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica anti-terrorismo istituito presso il ministero dell'Interno, conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta".
"Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta – chiarisce sempre la nota del governo –. La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili ai sensi del Regolamento Ue 2016/339. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure verranno analizzati costantemente, nell’auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione”.
L'Italia non è la sola ad aver adottato questo provvedimento. A sua volta la Slovenia introdurrà controlli ai confini con Croazia e Ungheria. In questi giorni anche altri Paesi europei hanno notificato alla Commissione il temporaneo ripristino dei controlli con la sospensione della libera circolazione prevista da Schengen: Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia hanno riattivato i controlli su alcune loro frontiere. A questi va aggiunta anche la Norvegia.