Martedì 12 Novembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

It-Alert, come funziona l’allarme della Protezione Civile. Test sui cellulari in Toscana, Emilia Romagna e altre tre regioni

Il messaggio sarà inviato automaticamente su tutti i telefonini. Curcio: “Un sistema per affrontare consapevolmente l’emergenza”. Musumeci: “Così promuoviamo la cultura della prevenzione”

La schermata che comparirà sui cellulari durante la sperimentazione

La schermata che comparirà sui cellulari durante la sperimentazione

Roma, 20 giugno 2023 - Il cellulare sarà uno strumento per consentirci di garantire la nostra sicurezza, alzando il livello di consapevolezza. Grazie alla Protezione Civile saremo informati sul nostro telefonino in caso di  maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in  stabilimenti industriali soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso) e precipitazioni.

Ad avvertirci del rischio anche solo potenziale sarà il nuovo sistema di allarme nazionale It-alert, presentato questa mattina il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, insieme al ministro per la Protezione Civile e Politiche del Mare Nello Musumeci.

L’alert sarà inviato automaticamente a tutti i cellulari, di qualsiasi gestore, che si trovano "agganciati” ad una area di potenziale rischio.  I primi test di sono stati effettuati già in occasione delle esercitazioni di protezione civile “Vulcano 2022” e “Sisma dello Stretto 2022”, rispettivamente ad aprile e novembre dello scorso anno e hanno dato buoni risultati.

Adesso la scala si amplia a livello regionale. 

Dalla prossima settimana, in raccordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni coinvolte, Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Anci, verranno svolti i primi test regionali di invio del messaggio: 28 giugno Toscana; 30 giugno Sardegna; 5 luglio Sicilia; 7 luglio Calabria; 10 luglio Emilia-Romagna. Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. 

Il messaggio che verrà inviato nei prossimi giorni è il seguente: “It alert, questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario".

La Protezione Civile chiede la collaborazione di tutti i cittadini. Sul sito www.it-alert.it sarà possibile compilare un questionario indicando se il messaggio sia stato ricevuto o meno: il riscontro da parte della popolazione interessata dai test contribuirà a individuare le eventuali criticità da risolvere e a migliorare il sistema. Il periodo di sperimentazione terminerà a febbraio 2024. Dopodiché se le sperimentazioni saranno state positive, si partirà con il servizio nazionale. 

"Nel giorno del test intorno alle ore 12 –  ha detto Fabrizio Curcio - manderemo un messaggio e chiederemo ai cittadini che lo ricevono di rispondere compilando un questionario. Sarà un aiuto importante Perché tutte le attività di protezione civile  si basano sul comportamento del cittadino e sull'aiuto che il cittadino ci dà nel verificare se il percorso che abbiamo immaginato è quello giusto. In questa fase di test tecnologico chiediamo ai cittadini di compilare il questionario al quale si può accedere tramite il sito e dirci com'è andata l'esperienza del ricevimento del messaggio di IT-alert. Il messaggio non è salvifico, non indica i comportamenti da tenere e non va a scardinare il sistema di allerta nazionale o la comunicazione istituzionale, ma dà un'opportunità in più ai cittadini di arrivare ad affrontare consapevolmente un'emergenza". 

"Si tratta di richiamare l'attenzione del cittadino ad assumere una condotta consapevole e responsabile - ha spiegato il ministro Nello Musumeci  - il cittadino deve sapere che sta per arrivare o potrebbe arrivare una situazione di grave emergenza. Tutto questo nasce dall'esigenza di promuovere una cultura della prevenzione".

Al momento IT-alert non riguarda i terremoti - perché questi eventi non sono prevedibili e perché il cittadino è già allertato dalla prima scossa –  ma in una seconda fase si potrebbe valutare se estenderlo a questa o al altre fattispecie qualora se se ne determinasse la necessità.