Firenze, 18 dicembre 2014 - La rivoluzione Isee è alle porte. Non ci saranno proroghe, nonostante le richieste, e così dal primo gennaio scatterà il nuovo indicatore della situazione economica delle famiglie. I cittadini sono nel caos, le informazioni sono poche e confuse ed è facile prevedere che, con l’inizio dell’anno, i centri di assistenza fiscale verranno presi d’assalto. Chi ha già richiesto quest’anno l’Isee non deve fare niente, tranne attendere la scadenza e poi ripartire successivamente con il nuovo Isee. Chi invece non ha ancora richiesto l’Isee e deve farlo nel 2015, farà da cavia alle nuove procedure.
Il rilascio dell’attestazione resta gratuito, ma per ottenerlo sarà molto più faticoso. Ci vorranno infatti almeno dieci giorni lavorativi e presso lo sportello del Comune o al caf si dovrà tornare non più una volta, come è accaduto fino ad oggi, ma almeno due. La prima per richiedere l’Isee, la seconda per ritirarlo, sempre che nel frattempo non manchino dati o documenti. Dalla richiesta al ritiro ci saranno quattro giorni lavorativi che si prenderà l’Inps per inviare i dati, altri quattro giorni lavorativi che serviranno a Inps e Agenzia delle Entrate per l’acquisizione dei dati, quindi altri due giorni per il calcolo dell’Isee, che sarà inviato via pec al caf. Per evitare di presentarsi agli sportelli, è possibile fare da soli, compilando il modello online che il sito dell’Inps metterà a disposizione dei cittadini, ma ci vorrà comunque pazienza e dimestichezza col computer. Il nuovo Isee avrà un’unica scadenza per tutti, il 15 gennaio di ogni anno, indipendentemente da quando lo si fa.
La data non è stata scelta a caso. Dal 16 gennaio infatti sono disponibili nelle banche dati del ministero dell’Economia e Finanze i redditi delle famiglie relativi a due anni prima (per capirsi: dal 16 gennaio 2015 saranno disponibili i dati dei redditi 2013), sulla cui base viene calcolata l’Isee, che prenderà anche in considerazione il patrimonio al 31 dicembre dell’anno precedente. E se anche tante famiglie pagheranno meno i servizi erogati, sarà impossibile evitare il caos agli sportelli e ai centralini di caf e comuni. Tanto più che non è detto che a chi scade il vecchio Isee il 16 giugno 2015, giusto per fare un esempio, non decida di richiedere il nuovo a gennaio, prima della scadenza, proprio per il motivo di cui sopra. E cioè il fatto che molte famiglie, soprattutto quelle numerose o senza case di proprietà o con disabili maggiorenni a carico, grazie al nuovo metodo di calcolo pagheranno meno, tra gli altri, i trasporti, le mense delle scuole, le rette universitarie.