Roma, 4 gennaio 2019 - Scuola, al rientro in classe dopo le vacanze natalizie - lunedì 7 gennaio - scatta il S-day delle iscrizioni. Una scelta importante, per gli studenti e le famiglie, che diventa cruciale per i ragazzi di terza media che il prossimo settembre faranno il loro ingresso alla scuola superiore.
Quest'anno poi si dovà decidere in fretta, visto ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha anticipato le scadenze di circa un mese rispetto all'anno scorso. Dunque gli studenti avranno tempo fino al 31 gennaio per completare l'iscrizione all'anno scolastico 2019-20.
Sul sito del Miur si spiega gome fare l'iscrizione online:
Cosa succede dopo l'inoltro:
COME SCEGLIERE - Nel frattempo gli studenti non sono lasciati soli. A supportarli e guidarli per affrontare questo importante passaggio, oltre agli open day organizzati dalle singole scuole durante l'anno scolastico, ci sono diversi strumenti.
A partire dalla classifica Eduscopio 2018 della Fondazione Agnelli, che come ogni anno dal 2014, ha pubblicato una selezione dei migliori licei e istituti tecnici italiani, consentendo così a studenti e famiglie di fare una scelta più consapevole e di capire, attraverso dei dati aggiornati, quali scuole diano una migliore preparazione per i futuri studi universitari o per il lavoro dopo il diploma.
LA APP DEL MIUR - Da quest'anno, a guidare gli studenti nella scelta c'è anche l'app 'Scuola in chiaro', novità messa in campo dal Miur che consente di consultare informazioni dettagliate, come ad esempio il numero degli alunni o la presenza di palestre, su ogni istituto attraverso i Qr code. L'applicazione, che può facilmente essere scaricata su ogni cellulare e tablet, permette di fare un tour virtuale all'interno degli istituti. In modo rapido è possibile visualizzare i dati relativi ai risultati scolastici degli alunni, alle caratteristiche del personale docente e alle strutture scolastiche.
LA CLASSIFICA DELLE SCUOLE MIGLIORI - Dando, invece, uno sguardo all'ultima classifica Eduscopio, si nota che a Roma il Torquato Tasso si conferma il miglior liceo classico per il secondo anno consecutivo, mentre tra gli scientifici il Righi, che era terzo lo scorso anno e ha scalzato dalla vetta il Virgilio. A Milano, tra i classici si posiziona al primo posto la scuola paritaria Alexis Carrel della Fondazione Grossman, che ha battuto un'altra paritaria, il Sacro Cuore di Lambrate. Al primo posto, tra gli Scientifici, l'Alessandro Volta.
Mentre a Bologna, tra i licei classici, si confermano in testa il Minghetti seguito dal Galvani. Per gli scientifici, nell'ordine ci sono: Galvani, Copernico, Fermi e Righi. A Firenze vengono, invece, confermati gli istituti già in vetta lo scorso anno. Nessuna novità nemmeno a Napoli, dove per Eduscopio il Sannazzaro e il Mercalli si confermano rispettivamente miglior classico e migliore scientifico, e a Torino, dove primeggiano ancora rispettivamente il Cavour e il Galileo Ferraris.
In Sicilia, il liceo del Centro educativo Ignaziano di Palermo, l'istituto privato dei gesuiti che ha per decenni formato la classe dirigente della città, si conferma in testa tra i classici. Dietro il Meli che, rispetto al 2017, soffia la seconda posizione al liceo Umberto, scivolato invece alla terza posizione.
Per la nuova edizione di Eduscopio i ricercatori della Fondazione Agnelli hanno analizzato i dati di circa 1.260.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (2012/13, 2013/14 e 2014/15), in circa 7.000 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
LA RICERCA: ANCORA CONFUSI - Non è una scelta facile, quella della scuola superiore: sono molTtssimi gli studenti che non sanno ancora che pesci pigliare: il 44%, secondo una ricerca condotta da Skuola.net in collaborazione con Radio24. Per l'89% dei ragazzi le scuole superiori sono un passaggio chiave per il lavoro che si andrà a fare da grandi. Ma l'indecisione resta, nonostante quasi 9 studenti su 10 - l'87% - abbiano partecipato a incontri mirati (nel 2017 erano l'80%). Sempre secondo lo studio, l'orientamento è stato utile solo per 1 ragazzo su 3 ai fini della scelta (anche se, poi, appena il 19% seguirà il consiglio suggerito dalla scuola); mentre il 22% dei ragazzi non vi ha trovato alcuna utilità. Molto più determinante il parere della famiglia: è così nel 37% dei casi. Mentre il 20% ha fatto tutto da sé, raccogliendo informazioni sul web. Gli open day allestiti dagli istituti? Un'ottima alternativa: il 46% ne ha visitato più di uno, il 24% si è fermato al primo (forse questi ultimi sono andati a colpo sicuro). Ma, alla fine, quali saranno le strade più percorse dai ragazzi di terza? Come prevedibile, 2 studenti su 3 sembrano orientati ad andare al liceo; il 21%, invece, sembra prediligere un istituto tecnico; il 9% un istituto professionale; il 4% un corso regionale di formazione professionale. Una tendenza in gran parte confermata dalle statistiche degli ultimi anni, con i licei pronti a raccogliere più della metà delle preferenze.