Sabato 27 Luglio 2024

Iris Setti uccisa a Rovereto: video choc del delitto. Il mistero dell’anello

Le indagini dei carabinieri sull’omicidio che ha sconvolto il Trentino. Il martirio della donna sarebbe stato filmato dalle telecamere

Omicidio di Rovereto: la storia del nigeriano Chukwuka Nweke

Omicidio di Rovereto: la storia del nigeriano Chukwuka Nweke

Rovereto (Trento ), 7 agosto 2023 - Il martirio di Iris Setti a Rovereto sarebbe stato ripreso da una telecamera di sorveglianza. La donna, 61 anni, pensionata, è stata uccisa a botte e sassate a Rovereto da Nweke Chukwuka, nigeriano senza fissa dimora. Il delitto è avvenuto sabato sera nel parco pubblico Nikolajewka, nel cuore della città della pace. La donna lo stava attraversando di ritorno da casa della madre, che assisteva.

La vittima, 61 anni, ha gridato e chiesto aiuto: ma non ha avuto scampo. Testimoni sgomenti e atterriti dell’omicidio alcuni residenti della zona che hanno visto tutta la scena dai balconi. 

Chi è Nweke Chukwuka

Ma chi è Nweke Chukwuka? Nigeriano, 36 anni, oggi risulta un senza fissa dimora, sottoposto all’obbligo di firma da gennaio. Padre di 3 figli, in Italia dal 2006, era stato arrestato l’anno scorso per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Aveva dato in escandescenze per strada, aggredendo dei passanti. All’arrivo dei carabinieri prima era saltato sul tettuccio dell’auto di servizio, poi si era scagliato contro i militari. L’arresto era stato convalidato, dai domiciliari a gennaio la misura cautelare era stata ammorbidita con l’obbligo di firma. 

La richiesta del ministro Piantedosi

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiesto al capo della polizia di fare chiarezza sulla vicenda. Il responsabile del Viminale aspetta una “dettagliata ricostruzione della vicenda, anche per capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato”. “Perché era libero?”, si è chiesto Matteo Salvini. 

Forse un tentativo di rapina

Alla base del delitto forse un tentativo di rapina. Da capire se l’anello ritrovato nelle tasche dell’assassino appartenesse alla vittima.

Da quel che trapela, gli inquirenti tendono ad escludere che vittima e killer si conoscessero. E si tende ad escludere anche un tentativo di violenza sessuale.