"Sono partito da Prato alle 4 del pomeriggio proprio mentre iniziava a piovere. Arrivato a Roma mi hanno raccontato di quello che stava accadendo, non solo a Prato, ma in tutta la Piana fiorentina. Per fortuna a casa mia il Bisenzio ha retto, da tante altre parti è stato un disastro". Giorgio Panariello (foto) continua a vivere con apprensione e dolore la sciagura che ancora una volta ha colpito la Toscana e la sua Prato, dove vive da tanti anni ormai nelle zona di Gonfienti.
Come è la situazione nella sua zona?
"È stata una grande paura, perché casa mia è proprio sulle rive del Bisenzio, ma quella zona ha subìto meno danni perché lì, tempo fa, sono stati fatti dei lavori di sistemazione. Adesso l’argine è molto ampio, addirittura con una ciclabile, oltre a un paio di briglie che rallentano la forza dell’acqua. Credo sia per questo che ci siamo salvati dagli allagamenti. Da altre parti non è andata così... ".
Ma come è possibile che la piana pratese finisca sempre sott’acqua?
"Si parla sempre di situazioni eccezionali, ma ormai non si possono più definire così. Hanno detto che è piovuta una quantità d’acqua come nemmeno per
l’alluvione del ‘66 e di fronte a questa portata come si fa! Gli stessi vigili del fuoco, lì vicino, hanno subito danni. Ma capisco che i cittadini siano comunque
arrabbiati".
Dove si sono fatti gli interventi il territorio ha tenuto di più e i danni sono stati minori...
"In effetti dove vivo io, non so se grazie alla realizzazione del parco di Gonfienti, i lavori pare abbiano aiutato. Abbiamo avuto fango nelle strade, ma non allagamenti. La verità è che ci dobbiamo arrendere al fatto che l’eccezionalità è la regola".
Come se ne esce?
"Ora si sistemerà tutto, i pratesi, i toscani e gli italiani in generale si rimboccano le maniche, puliscono e ripartono, non sono certo dei piangioni. Però, detto questo, bisognerà cominciare a fare prevenzione vera, stanziare fondi e realizzare in fretta le opere. Perché i danni sono stati davvero enormi. È vero che siamo nella mani del cielo, ma proprio per questo un minino di difesa preventiva va fatta".
Stavolta abbiamo avuto anche i morti.
"E questo è il dolore più grande. Morti e dispersi. Quando capitano questi eventi capiamo che di fronte alla forza della natura siamo davvero piccola cosa. Per questo dobbiamo fare prevenzione. A cominciare da aumentare le forze di vigili del fuoco e della protezione civile, affinchè nei momenti così castastrofici abbiano mezzi e uomini per intervenire al meglio. Mando un abbraccio a tutti i toscani".