Venerdì 21 Febbraio 2025
BRUNO MIRANTE
Cronaca

Investita da un ubriaco, morta la piccola di 10 anni. I pm: è omicidio stradale

Vicenza, domenica il Suv fuori controllo era piombato dentro a un’area di sosta. Lea stava aspettando sul marciapiede che il padre finisse di parcheggiare. Alla guida un cinquantenne positivo all’alcol test. Donati gli organi della bimba.

Lea Stevanovic, la bambina di dieci anni investita e uccisa dal suv

Lea Stevanovic, la bambina di dieci anni investita e uccisa dal suv

Vicenza, 20 febbraio 2025 – Non ce l’ha fatta Lea Stevanovic, la bimba di 10 anni investita da un Suv domenica 16 febbraio a Creazzo, nel Vicentino, con alla guida un uomo di 50 anni risultato positivo all’alcol test. La piccola è morta ieri mattina all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove era ricoverata negli ultimi giorni in condizioni disperate. Troppo grave il quadro clinico. Dopo tre giorni di agonia sono cessate le speranze per la ragazzina. La vittima, si trovava con un amichetto sul marciapiede quando l’auto l’ha investita. Il guidatore aveva perso il controllo del mezzo, uscendo dalla carreggiata e irrompendo nel parcheggio dove il padre della piccola era intento a lasciare l’auto. Lea sarebbe stata presa in pieno: prima sbalzando sul cofano dell’auto e poi precipitando sulla strada, sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Nell’incidente, il ragazzino è stato preso solo di striscio e ha riportato delle contusioni alla mano. Illeso il papà della piccola, che al momento dell’impatto si trovava ancora in auto.

Indagato per omicidio stradale dalla Procura della repubblica di Vicenza l’automobilista, un vicentino di 50 anni, risultato con un elevato tasso alcolemico. L’uomo è apparso immediatamente in stato confusionale alle forze dell’ordine intervenute sul posto. Dall’alcol test, è emerso che il 50enne aveva un tasso alcolemico nel sangue nettamente superiore alla soglia consentita. Confuso, è riuscito a rispondere ad appena una manciata di domande dei militari. Immediatamente indagato per lesioni stradali gravissime, dopo la morte della bambina, l’accusa nei confronti dell’automobilista è diventata di omicidio stradale.

Le condizioni di Lea, già gravissime al momento del ricovero, sono precipitate nella giornata di ieri. Stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Valdagno che stanno conducendo le indagini con il coordinamento della procura di Vicenza, il guidatore, proveniente dalla Regionale 11 e diretta verso il centro del paese, avrebbe perso il controllo del Suv, una Hyundai Tucson, che sarebbe uscito dalla carreggiata, salendo sopra il marciapiede e travolgendo la bambina.

Soccorsa da un’ambulanza del Suem 118, la piccola era stata subito stabilizzata sul posto per poi essere trasportata all’ospedale, nel reparto di terapia intensiva pediatrica. L’impatto risultato fatale per la ragazzina si è verificato a Olmo di Creazzo. Lea era appena scesa dalla macchina con un amichetto. Insieme, stavano aspettando che il papà finisse di parcheggiare. Avrebbero trascorso il pomeriggio a casa di alcuni amici di famiglia. Una tranquilla domenica pomeriggio, dunque, si è trasformata in tragedia per la famiglia che aveva deciso di andare a trovare degli amici che abitano nel paese creatino. L’impatto risultato fatale, la corsa disperata in ospedale a cui sono seguite tre giornate di degenza nel reparto di terapia intensiva, ma nonostante tutto l’impegno profuso dai sanitari, il cuore di Lea ha smesso di battere. Sempre ieri mattina, dopo la conferma del decesso legato ai traumi dell’incidente, i genitori hanno deciso di donare gli organi della piccola.