Roma, 14 settembre 2020 - Il grande giorno per oltre 5,5 milini di studenti italiani (sugli 8,3 milioni complessivi) è arrivato: in 12 regioni (oltre alla provincia autonoma di Trento) la campanella del primo giorno di scuola è suonata: dopo i duri mesi del lockdown per l'epidemia di Coronavirus con le aule sprangate, i rgazzi sono tornati in classe sia pure con problemi e criticità. L'inaugurazione ufficiale oggi pomeriggio a Vò Euganeo col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivato all'istituto comprensivo 'Rodari - Negri' intorno alle 16.30. "È un giorno importantissimo per il riavvio del nostro Paese, per il futuro di molte generazioni", le prime parole del presidente. "Naturalmente sono ben presenti le difficoltà e le incognite per garantire alle nostre ragazze e ragazzi la socialità e la formazione", ha aggiunto parlando di "sfida necessaria, che riguarda tutti". Quindi il discorso ufficiale, in cui il presidente della Repubblica ribadisce il concetto di sfida " decisiva per la ripartenza di un'intera società" in cui servono "responsabilità e prudenza". Per quanto riguarda la chiusura delle scuole a causa del Covid, si è trattata di una scelta "dolorosa, ma necessaria". Un periodo che "ha sottolineato, con grande evidenza, l'urgenza e la necessità assoluta di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese", perché il lockdown "ci ha mostrato che hanno sofferto pesanti esclusioni i ragazzi senza computer a casa, quelli che erano privi di spazi sufficienti, coloro che già vivevano una condizione di marginalità".
Non manca un pensiero per Willy, il ragazzo ucciso a Colleferro. "Siamo sconvolti. è stato pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza", dice. E aggiunge: "Il suo volto sorridente resterà come un'icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell'intera nostra comunità". Per Mattarella "la scuola, la cultura, il confronto continuo sono anche antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza, che può infettare anch'esso la comunità se viene ridotta l'attenzione".
A Vo' è intervenuta anche la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina che ha paragonato la scuola all'Itaca di Ulisse. "Ulisse, alla fine, ce l'ha fatta. E' riuscito nell'impresa di tornare a casa", ha detto la Azzolina. "E, così come Ulisse, la comunità docente e discente oggi torna alla sua isola, alla sua scuola". La ministra si è poi emozionata, non nascondendo un filo di commozione, quando ha sottolineato che "come Itaca", la scuola è diventata "terreno di contesa". Lunghi applausi al termine del suo intervento.
Vediamo come sta andando questo primo giorno di scuola che passerà comunque alla storia in attesa di un bilancio complessivo.
Qui Bologna - Qui Milano - Qui Firenze
Coronavirus, il bollettino del 14 settembre
Campanella a Codogno, Alzano e Nembro
In uno dei paesi simbolo del Covid, Codogno, la campanella ha avuto un suono speciale. Il sindaco: "Finalmente un bel suono". All'Istituto Comprensivo "Ognissanti" è stato deciso che, da oggi in poi, sarà attivato lo school garden, cioè la scuola in giardino. Tanta attesa anche ad Alzano e Nembro: trepidazione, emozione e anche un pò di apprensione hanno caratterizzato la riapertura delle scuole.
Primi alunni positivi
Primo studente positivo al Coronavirus in Alto Adige. Un alunno dell'istituto tecnologico 'Max Valier' di Bolzano è risultato positivo al tampone. In quarantena, oltre allo studente, anche i 23 compagni di classe e tre insegnanti. Scuole riaperte e subito chiuse, invece nel Comune di Palombara Sabina, municipio medievale alle porte di Roma, dove la positività al Covid-19 di un bambino ha costretto il sindaco Alessandro Palombi, uno dei pochissimi del quadrante nord-est della Capitale ad aver confermato, inizialmente, la ripresa dell'anno scolastico ad oggi, ad emettere un'ordinanza di chiusura per tutte le scuole di competenza comunale.
I presidi
"La scuola è cominciata con tutte le criticità che conosciamo: ritardi nella consegna dei nuovi banchi, organico non nominato, spazi carenti". Lo dice all'agenzia Agi il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che però giudica positivamente il primo giorno di scuola. "Il clima è stato sereno, non ci sono stati particolari problemi a seguire le regole stabilite".
Mascherine
"Abbiamo distribuito fino a ieri 94 milioni di mascherine. Oggi ne distribuiamo altri 65 milioni, considerando che gli studenti sono otto milioni e mezzo, il personale docente e non docente un milione e mezzo, abbiamo almeno due settimane se non tre di autonomia". Lo ha detto a Vo' il commissario straordinario oer l'emergenza Covid Domenico Arcuri. "Siamo molto soddisfatti, non mancherà mai nessuna mascherina a nessuno fino alla fine dell'anno scolastico"
I trasporti
Uno dei nodi maggiormente critici riguarda i trasporti pubblici. "Sono arrivate dalle diverse Regioni notizie molto buone sulla tenuta del trasporto pubblico locale e sul trasporto scolastico di questa mattina; oggi con la riapertura delle scuole c'è stato il primo vero test perché si sono messe in movimento milioni di persone, proprio come nel periodo pre Covid-19". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
L'ingresso a scuola
Studenti in fila indiana all'entrata, fasce orarie diversificate per gli ingressi, percorsi a colori delimitati nei corridoi, igienizzanti ad ogni angolo: nell'era Covid si è aperto così a Terni e in quasi tutte le città italiane l'anno scolastico.
Il "metodo Cuba"
Si userà il 'metodo Cuba' nel Plesso Alonzi dell'istituto comprensivo Padre Semeria, a Roma ovvero i bambini delle elementari dovranno sedersi alternativamente sul lato lungo e sul lato corto del banco, perche' non sono arrivati ne' quelli a rotelle ne' quelli singoli. Non certo la posizione piu' comoda per stare 5 o più ore seduti.
La misurazione della febbre
Un altro dei punti ancora controversi è la misurazione della febbre agli studenti. Misurazione della temperatura anche all'ingresso a scuola in tutti gli istituti di Norcia con i termoscanner. La misura è stata decisa autonomamente dalla dirigente Rosella Tonti per studenti, docenti e il resto del personale
La protesta
Stamattina, per il primo giorno di scuola, gli studenti della Rete degli studenti medi del Lazio si è mobilitata organizzando flash mob in alcune scuole a Roma e in tutto il Lazio. E poi striscioni e manifesti in diverse 40 città, davanti agli istituti scolastici, per dire che l'emergenza non è stata gestita e che è arrivato il momento di rilanciare il paese attraverso la scuola.
Cattedre vacanti
Uno dei problemi, come ogni annio, è quello delle cattedre vacanti. Solo a Milano e provincia ono 5.106 i posti di ruolo liberi. Il rapporto è di un docente su cinque che manca all'appello, su un organico totale di 28.574. Rapporto che si aggrava nel caso degli insegnanti di sostegno: su 4612 cattedre previste ne mancano circa una su due, quindi quasi il 50%, e questo a fronte di 960 nuove certificazioni di disabilità pervenute al 31 di agosto. La situazione più critica si riscontra alle medie, dove i posti di ruolo mancanti sono 2.184, di cui 906 di sostegno. Alle superiori le cattedre vacanti sono 1.795 (di cui 380 di sostegno), alle elementari 994 (di cui 696 di sostegno) e alle materne 133 (di cui 83 di sostegno).
Pisa, bimbo down a casa
A Pisa manca l'insegnante di sostegno: bimbo down deve rinunciare la primogiornodi scuola.
Tragedia sfiorata
Tragedia sfiorata nel primo giorno di scuola in provincia di Arezzo. Uno studente di 16 anni di Sansepolcro è stato trasportato stamani all'ospedale fiorentino di Careggi per i traumi e le fratture riportate in seguito alla caduta da un lucernario sul tetto attiguo alla scuola frequentata nella città tiberina.
Monfalcone, docente positivo
Un docente positivo all'istituto 'Michelangelo Buonarroti' di Monfalcone, in provincia di Gorizia. Sottoposti a isolamento fiduciario in attesa dell'esito del tampone 115 allievi appartenenti a 5 classi dell'Istituto. Da domani tutti gli studenti saranno sottoposti a test. Il prof era stato sottoposto a tampone l'11 settembre.
Le altre istituzioni
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha accompagnato a Roma il figlio a scuola, ma lo ha lasciato nei pressi dell'edificio: "L'ho sempre portato, ma ora fa le medie, quindi l'ho lasciato prima, per l'ultimo miglio da percorrere poi da solo''. Conte ha detto: "Abbiamo fiducia ed entusiasmo". Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha accompagnato i figli tenendoli per mano: "Dopo molti mesi è il momento più bello". La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina ha inviato un messaggio: "Gli studenti hanno tanta voglia di tornare in classe e riappropriarsi della socialità. Questo sarà un anno complesso, lo sappiamo, ma abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà se ognuno farà responsabilmente la propria parte. Essere a Vò è un segnale importante per un territorio che ha sofferto ma che non ha mai abbandonato gli studenti. Sarà una bellissima giornata". Polemico il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: "Inizio la scuola con 20mila cattedre vuote in Piemonte, 20mila insegnanti che mancano, soprattutto quelli di sostegno. Nell'anno del Covid, e con tre mesi di tempo, è ingiustificabile".