Roma, 13 settembre 2024 - Influenza 2024: quando arriva e cosa dobbiamo aspettarci? Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive al San Martino di Genova, sulla base di quel che già si è visto nell’altra parte del globo, tra Australia, Sud Africa e parte dell’America Latina, spiega al telefono a Quotidiano.net: “Sarà impegnativa. Almeno quanto quella dell’ultimo anno, si teme anche peggio”.
“In Australia peggio del 2023”
In Australia, spiega il professore, “l’andamento è stato anche peggiore rispetto al 2023. E stiamo parlando di un paese con alti tassi di vaccinazione. Noi, se ci mettiamo al loro confronto, siamo nella posizione opposta della classifica”.
"In Italia si vaccina meno di 1 su 5”
“Meno di un italiano su 5 – ricorda Bassetti – si vaccina contro l’influenza. Il rapporto diventa di 1 su 2 quando si va avanti negli anni. Ma se questi sono i dati, poi non ci dobbiamo lamentare se a dicembre gli ospedali ‘salteranno per aria’, se avremo sovraffollamento e i pronto soccorso scoppieranno per le code. Siamo abituati a scaricare sempre le responsabilità sul sistema sanitario. Ma in questo caso la colpa è anche dei cittadini che non si vogliono vaccinare. Anche se possono farlo gratuitamente, in farmacia o dal medico di famiglia”.
Quando è attesa l’influenza 2024
Cosa vuol dire che l’influenza 2024 sarà ‘impegnativa’? “Che si prevedono numeri più alti – chiarisce il professore -. L’anno scorso si ammalarono 15 milioni di italiani. Ma il numero era sottostimato, quest’anno si potrebbe arrivare a 20 milioni di contagi. Ci rendiamo conto di che cosa significhi, anche dal punto di vista economico?”. La stagione dell’influenza dunque è vicina, per Bassetti “eravamo abituati che il picco si registrava tra fine gennaio e febbraio. Ma ora è probabile che a metà novembre avremo già i primi casi importanti. Vuol dire che ci dovremo vaccinare tra fine settembre e fine ottobre”.