Roma, 12 gennaio 2024 – Tra Natale, Capodanno e Befana la stagione influenzale ha picchiato forte tanto da raggiungere un record. Lo rivela il bollettino del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss): “Il picco di quest’anno è stato il più alto mai registrato nella storia”. La vetta è stata superata lasciando il passo ad una lenta e graduale discesa dei casi. Ciò nonostante, la curva dell’incidenza resta elevata. Ma vediamo nel dettaglio i numeri di questo “traguardo” storico.
I numeri
Nella prima settimana del 2024 sono state quasi 980mila le sindromi simil-influenzali, circa 100mila in meno rispetto alla settimana precedente quando si è registrato il massimo stagionale con un’incidenza di 18,3 casi ogni 1.000 abitanti. Un valore record mai raggiunto nelle altre stagioni.
Bassetti: "Fase di stabilizzazione”
“Meno male che è stato raggiunto il picco dell'influenza, perché se continuavano a crescere i casi il Servizio sanitario saltava per aria. Siamo in una fase di plateau, ma molto alta e questo non ci rende proprio tranquilli. Anche solo aver raggiunto il picco è positivo, ma ora ci sarà una fase di stabilizzazione e non siamo fuori dalla circolazione dei virus influenzale. Ci vorrà del tempo per avere un ritorno alla pressione normale sui pronto soccorso", ha commentato Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all'ospedale Policlinico San Martino di Genova, commentando il report settimanale dell'Istituto superiore della sanità sull'influenza.
Le previsioni per le prossime settimane
Secondo l’Iss il picco è stato superato e il numero di casi ha cominciato a scendere. Tuttavia “è fortemente probabile una circolazione sostenuta delle forme influenzali stagionali anche nelle prossime settimane”.