Venerdì 11 Ottobre 2024

L’influenza è arrivata in Italia: il primo caso a Novara

Si tratta di un 42enne in condizioni stabili. Il virus è del tipo H1N1pdm. Tommasa Maio, segretaria nazionale della Fimmg continuità assistenziale: “Vaccinarsi e vaccinare i più fragili”

Influenza, primo caso a Novara

Influenza, primo caso a Novara

Roma, 11 ottobre 2024 - Il primo caso di influenza 2024/2025 è stato identificato il 9 ottobre a Novara presso l'Azienda ospedaliero-universitaria. Lo ha individuato il Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Aou, diretto dal dott. Stefano Andreoni con metodiche di biologia molecolare.

Influenza, primo caso a Novara

Il primo ad essere colpito dal virus dell'influenza è un 42enne: le cui condizioni di salute sono discrete e stabili. I medici hanno sottolineato che si tratta di "un virus influenzale di tipo H1N1pdm. Quindi "non del tipo virale H3N2 che nell'emisfero sud del mondo ha causato una grave stagione influenzale durante i mesi freddi, con un elevato numero di ricoveri e di pazienti in terapia intensiva". A Farne le spese di più di tutti l'Australia dove H3N2 ha provocato la seconda stagione influenzale piò aggressiva degli ultimi 10 anni.

In Italia il ceppo H1N1pdm

In Italia invece è arrivato il tipo H1N1pdm che non sembra essere più aggressivo rispetto agli anni passati, anche se la sua individuazione indica che la stagione di circolazione dei virus influenzali in Italia è già iniziata, come poi era stato previsto dai dati provenienti dalla sorveglianza epidemiologica globale.

"Vaccinarsi e vaccinare i fragili"

Tommasa Maio, segretaria nazionale della Fimmg continuità assistenziale, ha lanciato un appello: "L'invito è sicuramente vaccinarsi e vaccinare soprattutto i fragili. Il nostro appello, in particolare, è a tutte le famiglie italiane, perché il problema non è dei singoli, ma è di tutti i nuclei familiari che hanno al loro interno quasi sempre un anziano, una persona fragile, un familiare con patologie croniche, persone che vanno aiutate ad aderire all'immunizzazione nei tempi più rapidi. E tutelate rispetto alle infezioni respiratorie". Maio, raggiunta dall'Adnkronos Salute al congresso della Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg), in corso a Villasimius ha sottolineato: "Vaccinarsi contro l'influenza è certamente importante, ma non deve farci dimenticare che in questo periodo la stagionalità potrebbe richiedere anche altre vaccinazioni", ricordando che ''la vaccinazione è un diritto per ogni cittadino e che per avvalersi di questo diritto nel modo più appropriato è utile rivolgersi al proprio medico di famiglia che consiglierà i vaccini indicati per il singolo assistito".

Pregliasco: "Rendere più facile l'arrivo alla vaccinazione"

il virologo Fabrizio Pregliasco appoggia in pieno l'appello lanciato alle famiglie dai medici del congresso a Villasimius: "Vaccinarsi e vaccinare soprattutto i fragili". Secondo Pregliasco il siero anti-influenza "va offerto proattivamente in ogni contesto possibile". Il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano ha spiegato: "Ai pazienti ricoverati, al momento delle dimissioni; nei centri diurni per anziani; negli ambulatori specialistici, soprattutto quando seguono pazienti cronici fidelizzati a quella determinata struttura. Lo specialista deve arrivare a poter dire al suo paziente: è importante che ti vaccini, entra nella porta qui accanto e fallo. Serve una modalità organizzativa nuova che renda più facile l'arrivo alla vaccinazione, specie da parte delle categorie più a rischio".