Mercoledì 22 Gennaio 2025
ALESSANDRO MALPELO
Cronaca

Influenza, l'esperto: ultimi giorni per vaccinarsi

"Doppio virus mai così cattivo"

Vaccino (Dire)

Professore, perché quest’anno l’influenza sembra ancora più aggressiva?

«Circolano due ceppi nuovi, e la variante A H3N2 Hong Kong, alla quale non siamo preparati, ma che è già nel vaccino, si sta rivelando impegnativa. Consideriamo poi che si era abbassata la quota dei vaccinati tra i soggetti a rischio, a causa di una disaffezione che andava avanti da qualche anno».

Ora c’è un ritorno al vaccino.

«Bene ha fatto allora, chi si è cautelato per tempo. C’è ancora una finestra di opportunità per la vaccinazione, ricordiamo che ci vogliono dieci giorni per arrivare a una protezione».

Perché è esploso il virus in questi giorni?

«Le temperature rigide hanno facilitato la diffusione in anticipo. Se continua così, l’influenza si diffonderà in maniera più consistente. In presenza di sbalzi termici, invece, saranno favoriti i virus cugini, le sindromi parainfluenzali, abbiamo 262 virus diversi che entrano in gioco. Quest’anno si metteranno a letto con l’influenza tra i 6 e i 7 milioni di italiani, circa due milioni in più rispetto alla scorsa stagione».

Quindi siamo in piena epidemia?

«Ci dobbiamo aspettare altre due tre settimane di crescita ulteriore, anche perché ad oggi sono colpiti soprattutto i bimbi che sono gli untori, per così dire, i primi ad ammalarsi. Il picco arriverà con il rientro dei bambini a scuola. Sono loro, infatti, la categoria più a rischio, e di conseguenza i genitori e gli insegnanti. Nella fascia di età compresa tra 0 e 4 anni, infatti, si registrano 21,1 casi di influenza ogni mille persone, nel resto della popolazione l’incidenza è di 7,23 casi per mille».

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Come si manifesta?

«La vera influenza si riconosce per tre segni, in contemporanea, una febbre elevata, oltre 38 gradi, sintomi sintomi generali quali la stanchezza, dolori articolari, e sintomi respiratori, il tipico naso chiuso».

Il primo caso di influenza fu isolato alla fine dell’estate a Parma in un bambino immigrato proveniente dalla Libia su un gommone.

«Un caso sporadico, episodi simili si verificano tutto l’anno, anche il fatto che fosse un bimbo immigrato non vuol dire nulla. Il fatto è che d’inverno i casi si concentrano, e non sappiamo perché si scatenano da un giorno all’altro in forma epidemica, come in questi giorni. Sappiamo però che quando le temperature si abbassano la diffusione aumenta».

Come difendersi?

«Abbiamo la rete dei medici sentinella di Influnet che ci assiste. Ed è fondamentale la vaccinazione anti influenzale classica. E c’è anche il vaccino per difendersi dalla polmonite da streptococco pneumoniae, che è un compagno di viaggio poco piacevole dal quale occorre cautelarsi».