Milano, 26 settembre 2023 - L’influenza è già tra noi. Professor Fabrizio Pregliasco, cosa dobbiamo aspettarci quest’anno, mentre la variante Pirola Covid BA.2.86 è arrivata anche in Italia, e stanno aumentano i contagi Covid? “Cinque-sei milioni di casi e almeno altrettanti, fino a 10 milioni, dai virus cugini, insomma dalle sindromi simil-influenzali”. Il virologo del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università degli Studi di Milano, anche direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, in mattinata ha fatto il punto sui virus in agguato. E nel pomeriggio risponde al telefono alle domande di Qn.net.
Come si distingue? “La vera influenza per essere classificata tale deve avere tre caratteristiche: un inizio brusco della febbre, almeno un sintomo generale come dolori muscolari o articolari, almeno un sintomo respiratorio”. I virus cugini, invece? “Un po’ di febbre, naso chiuso, problemi gastroenterici. Ci sono 262 virus che poi determinano forme grossolanamente descritte come influenza”.
Quando parte la vaccinazione? “Ogni Regione ha il proprio calendario ma ormai ci siamo, dai primi di ottobre. Dando la priorità ai fragili e agli anziani ricoverati nelle Rsa”. E per il Covid? “Stessa cosa, mi riferisco all’arrivo del nuovo vaccino monovalente”. Quanti morti provoca l’influenza ogni anno? “Si deve parlare sempre di decessi dovuti a complicanze, il numero è compreso tra 6mila e 10mila”.
Da dove arriva l’influenza 2023? “Abbiamo più di un ceppo, l’H1N1 ha origine australiana ed è quello più nuovo”. Il messaggio è preoccupante o rassicurante? “Diciamo che le previsioni parlano di un’intensità media, l’anno scorso la stagione è stata anche più tosta. Ma raccomandiamo comunque il test Covid agli anziani e ai fragili”.