Roma, 13 novembre 2023 – Indi Gregory è morta. Avvocato Simone Pillon, la premier Giorgia Meloni ha scritto: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi”.
"Ci siamo trovati di fronte a una totale mancanza di collaborazione da parte delle autorità inglesi che si sono arroccate in un orgoglio insensato”. Dolore e rabbia al telefono con Qn.net nelle parole dell’avvocato che ha seguito dall’Italia la storia straziante di Indi.
Il ministro della Famiglia, Roccella, ha sottolineato che è mancata la seconda voce medica.
"Non non solo è mancata ma è stata proprio vietata. Durante il processo di primo grado la famiglia aveva chiesto quattro approfondimenti, da quello biologico a quello legato alle necessità di rianimazione. Ma il giudice li ha negati perché questo avrebbe rinviato troppo la decisione”.
Non è la prima volta che si occupa di questi bambini inguaribili ma non incurabili, e la distinzione è netta. Che cosa ha imparato da questa storia straziante?
“Che dobbiamo cercare di mettere in campo sistemi più sofisticati, partire da subito con un contro parere medico molto più ampio e dettagliato”.
Vi siete appellati alla Convenzione dell’Aja, non è servito.
"Gli strumenti giuridici servono a poco, quello che conta è poter offrire un’alternativa sul piano medico, la più credibile e ampia possibile. Va quindi inviata subito un’èquipe dall’Italia, prima che scattino gli ordini di protezione”.
I trattati hanno le armi spuntate?
"Sicuramente va fatta una seria riflessione. Inutile che li firmiamo se poi non vengono rispettati”.
“Siamo arrabbiati”, le prime parole del babbo di Indi anche a nome della moglie. La morte della piccola sembra una frattura insanabile con il loro Paese, la Gran Bretagna.
"Stiamo verificando se la famiglia ha piacere di seppellire la bambina in Italia”.
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