Venerdì 20 Dicembre 2024
ANDREA GIANNI
Cronaca

Indagato La Russa junior L’accusa di una ragazza "Violentata a casa sua" Ma il padre: io credo a lui

Il presidente del Senato difende il figlio Leonardo Apache, 19 anni: denuncia tardiva. La 22enne era sotto effetto di cocaina. "Mi sono svegliata confusa e nuda nel suo letto".

Indagato La Russa junior L’accusa di una ragazza "Violentata a casa sua" Ma il padre: io credo a lui

di Andrea Gianni

Il prossimo passo, nell’ambito di indagini ancora alle battute iniziali, sarà l’ascolto della ragazza che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, il terzogenito del presidente del Senato, ora indagato per violenza sessuale. Tra oggi e domani gli inquirenti metteranno a verbale la versione della 22enne, che lunedì scorso ha presentato un esposto in Procura, punto di partenza assieme all’analisi di chat e cellulari per cercare riscontri su eventuali reati commessi dal 19enne dal nome ispirato, come i fratelli Geronimo e Lorenzo Cochis, ai nativi americani. Apache studia a Londra e, con il nome d’arte di Larus, ha registrato canzoni rap e trap (in una si definisce "tutto matto" e "tutto fatto"), rendendosi protagonista di un diverbio social con Fedez.

Ignazio La Russa ieri è intervenuto in difesa del figlio dicendosi certo, dopo averlo "interrogato a lungo", che "non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante". E ha sollevato "molti interrogativi" sulla denuncia presentata 40 giorni dopo con parole, seguite da una precisazione, finite al centro delle polemiche. L’indagine, coordinata dal pm Rosaria Stagnaro, prende le mosse dall’esposto presentato dalla giovane: lei e Leonardo quasi due mesi fa si sono ritrovati per caso in un locale milanese dove hanno trascorso la serata finita poi, a detta della ragazza, in modo drammatico in casa La Russa (il presidente del Senato, si è accorto della presenza della ragazza solo la mattina successiva). Diversa la versione del giovane che, difeso dall’avvocato Adriano Bazzoni, ha negato la violenza e ha definito una "scelta condivisa" quella di andare a casa sua.

Toccherà ora agli uomini della Squadra mobile verificare quello che è accaduto tra il 18 e il 19 maggio con accertamenti tecnici, come la visione delle telecamere di sorveglianza fuori dall’Apophis Club di via Merlo o nei pressi dell’abitazione di La Russa, casomai avessero conservato qualche immagine utile. Si sta procedendo anche all’analisi del cellulare della 22enne e dell’amico di Leonardo che era ospite in casa La Russa (quello del figlio del senatore invece non è stato sequestrato anche per questioni giuridiche) per verificare i contenuti delle chat e i messaggi sui social. La ragazza, nell’esposto presentato lunedì dal legale, riferisce di essere andata a ballare con un’amica e di aver incontrato il 19enne. Poi, dopo due drink, ha raccontato di non ricordare più nulla, ma di essersi svegliata "confusa" e "nuda" nel letto del ragazzo a mezzogiorno. Alla richiesta di spiegazioni "mi disse “siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina“" e che "aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti e che anche un suo amico, che stava dormendo" in un’altra stanza aveva "avuto un rapporto con me“" (lui non è indagato). Spaventata scrive all’amica che era con lei la sera prima per chiederle cosa fosse accaduto e se fosse stata drogata. "Stavi benissimo prima del drink – ha risposto l’amica –, ho provato a portarti via ma non mi ascoltavi".

Uscita dalla casa di La Russa, la ragazza ha chiamato la madre che l’ha convinta a farsi visitare alla clinica Mangiagalli. I medici le hanno riscontrato una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e positività alla cocaina, assunta prima di andare in discoteca. Inoltre è risultata positiva alle benzodiazepine. Ora andrà verificato se erano in quantità compatibile con l’uso abituale di tranquillanti su prescrizione medica o se in dose superiore al punto da ipotizzare che sia stata stordita. Il giorno dopo, Leonardo si sarebbe fatto vivo con lei su Instagram: "Io per paura non risposi".