Venerdì 12 Aprile 2024

Incubo lockdown nelle grandi città Conte frena, la Puglia chiude tutte le scuole

Il governo si dà due settimane di tempo per vedere l’effetto delle ultime restrizioni. Sala e De Magistris: "Intervenire ora sarebbe sbagliato"

di Alessandro Farruggia

Il governo si è dato due settimane per decidere se riusciremo a evitare il tanto temuto lockdown, che aleggia ma che il premier fortemente non vorrebbe. Possibile invece che si arrivi in pochi giorni a lockdown localizzati. La linea, assai ambiziosa visto il fallimento del tracciamento a causa dell’inazione estiva, è: gestire senze essere sopraffatti dall’epidemia. "Tutte le misure messe in campo – ha detto Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, nel corso del question time alla Camera – rispondono alla necessità di tenere sotto controllo la curva dei contagi e mitigare la diffusione della pandemia. Siamo pienamente consapevoli che si tratta di misure severe ma le riteniamo necessarie per contenere i contagi, diversamente la curva epidemiologica è destinata a sfuggire completamente di mano".

E quindi a costringere al lockdown. Conte ha detto che "in Italia, secondo il Cts, abbiamo oggi uno scenario di tipo 3. Il che prevede possibilità di interruzione di alcune attività particolarmente a rischio, anche su base oraria, possibilità di lezioni scaglionate per la scuola, incremento dello smart working per decongestionare i trasporti. A tali misure si è attenuto il governo nell’adozione del Dpcm e il loro effetto non va valutato in questi primi giorni ma nell’arco di due settimane". È allora che si deciderà. Ieri nei palazzi romani girava la voce che il presidente del Consiglio si appresterebbe a decretare un nuovo lockdown dal prossimo 2 novembre. E a Palazzo Chigi si sono molto allarmati. "Le voci che danno per imminente un lockdown – ha detto in serata Conte nell’incontro con i sindacati – sono infondate. Diamo il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti".

Altra storia sono i mini lockdown, e i temuti lockdown provinciali o regionali. Non sono piaciute ai sindaci di Milano e Napoli, Giuseppe Sala e Luigi De Magistris, le parole del consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi che ha parlato di una chiusura necessaria nelle due città. I due primi cittadini si sono sentiti e hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza "per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o è un’opinione del ministero e, nel caso, se è basata su dati e informazioni che noi non abbiamo", ha spiegato Sala, secondo il quale "Il lockdown a Milano in questo momento è una scelta sbagliata".

Molte Regioni frenano sulle misure, e le provincie autonome hanno adottato misure soft che hanno attirato l’ira del ministro Boccia che ha impugnato i provvedimenti adottati della Provincia di Trento e sta valutando se fare lo stesso con Bolzano. In controtendenza va la Puglia, che annuncia invece un stretta sulla scuola. "È in arrivo una ondata straordinaria – ha annunciato il governatore Michele Emiliano – e noi stiamo già predisponendo le misure che mano a mano sono necessarie. Da un esame attento dei dati epidemiologici ci siamo accorti l’innesco dei contagi in Puglia è dipeso strettamente dalla riapertura delle scuole. Abbiamo quindi dovuto prendere la decisione molto dolorosa di sospendere da venerdì la didattica in presenza in tutte le scuole".